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Patton, generale d'acciaio

Regia di Franklin J. Schaffner vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Patton, generale d'acciaio

di Gundawane
7 stelle

Film che viene ricordato più che per il regista del film,viene ricordato per lo sceneggiatore.

La sceneggiatura infatti viene scritta tra gli altri da Coppola,sceneggiatura che lo vedrà essere premiato per la prima volta con l'oscar e darà inizio ai magnifici anni 70 di Coppola.

Il film è sia un film di guerra che sopratutto un film biografico sulla figura vera del generale Patton;generale che più che un soldato è la filosofia della guerra in persona.

Personaggio che vive in simbiosi con la Guerra,che ama il conflitto e che odia l'idea stessa della pace;interessato alla vittoria a costo di perdere molti uomini perchè per lui la guerra è far morire più nemici possibili.

Esiste come personaggio solo con la guerra,è impossibile una sua vità oltre la fine del conflitto e non sembra solo una coincidenza che la sua morte avviene ad appena 60 anni subito dopo la fine della seconda guerra mondiale.

Il film mostra scene di guerra a scene in cui ci mostrano la vita extra-guerra del generale che si muove sempre e comunque della sua unica ragione di vita che è lo scontro bellico.

Questo ci viene mostrato nella splendida scena iniziale in cui possiamo apprezzare un Patton che si è imbevuto di letture classiche che trattano le gesta dei grandi conquistatori del passato;un uomo che è fine conoscitore della storia come quando racconta la  storia della Battaglia di Zama dove sul sito dello scontro ha condotto il suo staff.

Film che ci mostra anche il lato religioso del personaggio che ardentemente crede nella reincarnazione.

Oltre che all'ottima sceneggiatura ,dobbiamo citare l'ottima regia di Schaffner giustamente anch'essa premiata con l'oscar alla migliore regia.

Ottimo anche il trucco;ma sensazionale è stata la performance di un irriconoscibile George C.Scott nel ruolo di Patton.

La sua prova gli valse un meritattisimo Oscar come miglior attore da lui rifiutato in contrasto con la politica dell'academy.

In generale è un film senza particolari punti deboli ma che anzi puo essere considerato come il miglior film biografico mai realizzato.

VOTO:7/10

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