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Zero Dark Thirty

Regia di Kathryn Bigelow vedi scheda film

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La recensione su Zero Dark Thirty

di GoonieAle
4 stelle

E a distanza di 2 giorni provo ancora un certo fastidio! Quasi un odio. Un film che parla di nulla, di un fantasma che tutti hanno conosciuto tramite qualche foto, qualche video passato in tv; tv con un potere impressionate negli ultimi decenni, talmente alto da inserire nella mente di ognuno di noi realtà distorte costruite chissà da chi. Tutto vero? Tutto falso? Poco importa.

Il regista di turno, quì la Bigelow ( regista divenuta antipatica col tempo), decide di raccontare.... cosa? Quel fantasma, quel nulla apparso in tv?

Durante la visione una frase mi tormentava: "cosa sto guardando?". Siccome è lei a raccontare, allora è lei che deve rispondere. Ma non mi deve abbagliare con la grande tecnica che possiede, il grande ritmo che dona ai suoi film, le belle inquadrature, tralasciando quì la storia: simbolica - fittizia, impalpabile. Io stesso amo registi che molte volte usano tutto tranne che la trama! Eppure qui si parla di un fatto reale, accaduto. O è solo l'occhio di un occhio dentro un occhio?

 

Parte malissimo con l'audio originale della telefonata delle torri gemelle.... poi torture, parole, torture, 2000 morti americani nelle tower, parole, bombe sul bus, parole, kamikaze.  Insomma racconta quello che è stato già raccontato per un decennio e oltre.

L'unica cosa interessante è lo sviluppo della donna protagonista (Jessica Chastain) timida all'inizio, indurita col tempo. La cattura di Bin Laden diventa una ossessione. Lei così si trasforma in una donna forte, come piace alla Bigelow (Sarah Connor ne è un esempio), in lotta con tutti (solo maschi), sfida tutti (solo maschi), fino "all'azione finale" dove lei "guarda" dalla tv, in diretta, lo spettacolo e ha un'orgasmo: col fiato sospeso e la curiosità di donna attende l'obbiettivo tanto ricercato.

L'immagine fantasma gli appare, e come la classica esperienza di quelle donne che dopo aver fatto l'amore scoppiano a piangere in tutta la loro abiguità, lei, Jessica Chastain, scoppia in lacrime.

Un pianto, appunto, ambiguo che solo le donne conoscono visto che il cuore di una donna è un oceano di misteri. Felicità di aver compiuto il proprio dovere? Per aver ucciso l'uomo inseguito per un decennio? O per un trauma irrisolto con se stessi (e l'America ce l'ha eccome)?

 

Simili personaggi sono lontano dalla mia sensibilità sia nel guardare le donne, sia nel vedere cinema.

A questo punto molto meglio il film di Oliver Stone sulle torri, dove racconta solamente la storia "vera" di due poveri cristi affondati sotto le macerie. Nessun commento politico, nessuna ipotesi, towers che non si vedono, aerei che non si vedono. Fantasmi si, ma tragedia autentica. Il classico film americano che può non piacere ma almeno è un idea di cinema. Meglio United 93, altro film fantasma che però collocato all'interno della tragedia ha un ritmo da lasciare a bocca aperta e quasi un film di fantascienza! Sono lontani i tempi del capolavoro Il mistero dell'acqua. Non bastano neanche 4 frasi per simpatizzare con la sinistra. Lei come Cronenberg, passati dall'altra sponda.

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