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Foxfire - Ragazze cattive

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Regia di Laurent Cantet

Con Rave Adamson, Katie Coseni, Madeleine Bisson, Claire Mazerolle, Rachael Nyhuus, Paige Moyles, Lindsay Rolland-Mills, Alexandra Ferguson... Vedi cast completo

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Trama

Nel 1955, in un degradato quartiere operaio della piccola cittadina di Upstate New York, un gruppo di ragazze adolescenti fanno tra di loro un patto di sangue, suggellato dalla fiamma che si tatuano sulle spalle, e formano una gang femminile: le Foxfire. Stanche di essere continuamente umiliate e discriminate sia per essere donne sia per essere povere, Legs, Maddy, Lana, Rita e Goldie sognano un mondo in cui a governare siano le loro leggi e per porre fine al violento strapotere degli uomini si avviano verso un percorso di vendetta dall'alto costo.

Approfondimento

FOXFIRE - RAGAZZE CATTIVE: DAL ROMANZO DI OATES AL FILM

Rispetto al romanzo Ragazze cattive di Joyce Carol Oates da cui è tratto, Foxfire - Ragazze cattive è più strettamente cronologico e meno frammentario. Mentre Oates fa procedere la storia basandosi sui ricordi di Maddy, una delle protagoniste, il regista Laurent Cantet e lo sceneggiatore Robin Campillo hanno optato per un copione che ricostruisce dettagliatamente le sorti di una banda di cinque ragazze, dalla sua fondazione sino alla dissoluzione. Tuttavia, in vari passaggi hanno però scelto di mantenere fuori campo la voce di Maddy per evocare il senso di vertigine e confusione evocati da quello che è il periodo più cruciale della sua vita.
Ancora una volta, dopo Verso il Sud e La classe - Entre les murs, Cantet torna ad adattare un romanzo ma per Foxfire - Ragazze cattive rimane lontano dalla tentazione di trasferire l'azione in un contesto contemporaneo. La storia di Maddy e delle sue compagne ha senso solo se è collegata allo sfondo sociopolitico dell'America degli anni Cinquanta, un'epoca in cui il controllo sociale sugli adolescenti era molto forte.

Per la prima volta, il regista si cimenta dunque con la realizzazione di un film in "costume", ricreando in maniera realistica un periodo che è stato già portato sullo schermo diverse volte. Come tratto distintivo, Cantet sceglie però di realizzare Foxfire - Ragazze cattive trattandolo come un film di oggi e ricorrendo a soluzioni visive ruvide, regalate dall'uso della camera a mano ad alta definizione e dalle inquadrature in stile documentario. Così facendo, Foxfire - Ragazze cattive diventa una storia del passato raccontata con il linguaggio del presente e assume una dimensione di atemporalità, che si riflette anche nelle scelte della colonna sonora. L'America degli anni Cinquanta è la culla della pop music e del rock 'n roll che gli adolescenti ascoltano in contrasto con le canzoni sdolcinate che invece passano alla radio. Sulla scia del blues e del jazz, il rock trasmette la ribellione di un'intera generazione. Le protagoniste di Foxfire - Ragazze cattive vivono sulla loro pelle la scissione musicale: a bordo delle loro auto sognano ad occhi aperti con la musica alla radio ma poi ballano sulle note dell'hard rock. Il concetto di atemporalità è presente soprattutto nella canzone originale composta per il film dai Timber Timbre, un pezzo molto contemporaneo ma con echi dei suoni degli anni Cinquanta.

IL RECLUTAMENTO DELLE PROTAGONISTE

Se per reclutare gli attori di La classe - Entre les murs Cantet ha istituito un workshop aperto a tutti coloro che volevano parteciparvi, per Foxfire - Ragazze cattive ha proceduto in maniera inversa andando lui alla ricerca delle attrici giuste. Il regista ha trasorso un intero inverno a Toronto, in Canada, frequentando tutti i luoghi in cui era possibile incontrare degli adolescenti. Scuole, comunità e centri di recupero per giovani problematici sono stati i posti meglio sondati mentre i direttori del casting facevano ricorso a internet e reclutavano oltre 500 ragazze da provinare. Cantet non voleva trovare solo attrici convincenti per il ruolo a loro assegnato:il suo desiderio era quello di trovare un gruppo di ragazze che si amalgamassero creando un gruppo coeso, capace di restituire la forza d'unione delle componenti della banda. Solo dopo aver scelto il cast, Cantet ha deciso di organizzare un piccolo workshop mettendo a stretto contatto le ragazze scelte per 10 giorni. Le ragazze erano libere di improvvisare e, studiando le loro interazioni, Cantet ha estrapolato i lati delle loro personalità da trasferire nella sceneggiatura. Tra le ragazze selezionate, l'unica ad essere un'attrice professionista è Tamara Hope, scelta per la parte di Marianne Kellogg. Rispetto al resto del cast, la Hope ha tutt'altro modo di muoversi e relazionarsi con la telecamera e Cantet ha voluto che il suo fosse un personaggio senza età, in modo da sembrare adulta quando prende il tè con gli amici di sua madre e nuovamente giovane quando è in compagnia delle altre ragazze.

UTOPIE DA ADOLESCENTI

Cantet ha volutamente evitato di fare riferimento al cinema americano degli anni Cinquanta, che secondo lui presenta una realtà stilizzata e iconograficamente idealizzata. Per ricostruire il contesto, ha preferito fare affidamento a immagini d'archivio come quelle realizzate da Joseph Sterling per il libro The Age of Adolescence o da Bruce Davidson per Brooklyn Gang. Sfidando l'immaginario del sogno americano e dei proclami sulla luminosità del futuro, l'America di Cantet è fatta di lotta di classe, movimenti per i diritti civili, scioperi, pacifismo e disobbedienza.
Le ragazze della banda lottano prima di tutto contro lo strapotere del maschilismo e le forme con cui si è cristallizzato nella società. Questo aspetto è sottolineato con l'arrivo nella banda di Agnes, una donna più grande di Maddy e compagne che per anni è stata schiava del marito e della famiglia. Le protagoniste sognano un mondo senza uomini e tra di loro si crea un mondo di desideri, tenerezza e gelosia, senza che ciò implichi una dimensione omosessuale.
A differenza della banda maschile del liceo, le ragazze rifuggono i cliché e i codici sociali dei gruppi: non hanno un codice di abbigliamento uniforme e, soprattutto, scelgono di rimanere invisibili per avere maggiore libertà di azione. Le loro utopie sull'uguaglianza però trovano presto il modo di trasformarsi in qualcos'altro quando hanno bisogno di far soldi e cominciano a confrontarsi con i problemi dei grandi, lasciando il passo a una fase di cambiamento che le porta verso l'età adulta con un atto di terrorismo nato dalla disillusione.
Il tema della condizione femminile è associato anche a quello della discriminazione razziale quando le ragazze sono chiamate ad esprimersi per permettere a Marigold, giovane nera, di far parte del gruppo. Abituate a vedere il mondo con gli occhi dei bianchi, le ragazze non hanno mai visto al di là dei loro problemi ma la discussione che si apre su Marigold le porta ad aprire i propri orizzonti e a rivedere le proprie regole.

Note

Anche se a tratti pecca di lungaggini e pedanteria (il vecchio comunista, l’industriale bigotto), Cantet dà il meglio in uno stile diretto e non mediato dalla ricostruzione d’epoca, facendo degli anni 50 un periodo non ancora pronto a diventare Storia ma solcato da tensioni inafferrabili. In questo quadro privo di coordinate, le Foxfire sono vittime di una rivolta cieca, di un’impotenza che si coglie soprattutto nei corpi delle attrici esordienti, acerbe e incerte come i loro personaggi. In particolare, Cantet trova in Raven Adamson (Legs, la leader del gruppo) il segreto del suo film: due occhi spalancati e vendicativi dentro i quali è nascosto un desiderio di rivolta che da sempre l’Occidente porta con sé e solo a tratti riesce a sopire, mai a cancellare. Adattamento dell'omonimo romanzo di Joyce Carol Oates.

Trailer

Commenti (6) vedi tutti

  • Per la regia di Laurent Cantet la trasposizione del romanzo di Joyce Carol Oates Foxfire: Confessions of a Girl Gang (1993), già raccontato, nel 1996, da un film diretto da Annette Haywood-Carter, con Angelina Jolie.

    leggi la recensione completa di laulilla
  • Un Cantet minore e una durata eccessiva.

    leggi la recensione completa di ezio
  • È un racconto in stile favola. Molto grazioso

    commento di Jo82
  • Pessimo, deludente.. molto.. voto 1

    commento di stokaiser
  • Anche in questo film minore qualche elemento di interesse si ritrova.

    leggi la recensione completa di tobanis
  • Giovincelle arrembanti tutto pepe.

    leggi la recensione completa di chribio1
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Recensioni

La recensione più votata è positiva

laulilla di laulilla
7 stelle

  Il regista francese è interessato soprattutto all'indagine sociologica del comportamento di alcune ragazze di umili origini in una situazione ambientale difficile e ostile, che, come nel romanzo, è la provincia americana povera dello Stato di New York negli anni ’50, in cui – a pochi chilometri dalla metropoli – è condivisa e… leggi tutto

6 recensioni positive

Recensioni

La recensione più votata delle sufficienti

supadany di supadany
5 stelle

Raramente una Palma d’oro a Cannes (“La classe”, 2008) ha avuto un prosieguo di carriera così anonimo come quello di Laurent Cantet che per la cronaca anche prima aveva realizzato almeno un paio di ottime opere (“Risorse umane”, (1999) e “A tempo pieno” (2001)). “Foxfire” rientra appieno in questo solco, riprendendo dal suo film… leggi tutto

4 recensioni sufficienti

Recensioni

La recensione più votata delle negative

vjarkiv di vjarkiv
3 stelle

Il film non decolla mai sia registicamente che attorialmente. Inutilmente prolisso e verboso annoia anche nei momenti drammatici. Più che una gang criminale di adolescenti sembra una confraternita eclesiale. Ridicole le esposizioni politico-sociali con ciliegina finale dell'affiliazione della più ribelle ad una causa rivoluzionaria sudamericana! leggi tutto

1 recensioni negative

2022
2022

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laulilla di laulilla
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  Il regista francese è interessato soprattutto all'indagine sociologica del comportamento di alcune ragazze di umili origini in una situazione ambientale difficile e ostile, che, come nel romanzo, è la provincia americana povera dello Stato di New York negli anni ’50, in cui – a pochi chilometri dalla metropoli – è condivisa e…

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tobanis di tobanis
6 stelle

Lungo racconto (due ore e mezza circa) di queste ragazze negli USA anni ’50, dove ci sono ben pochi Happy days e anzi per le ragazze non è facile tirare avanti, discriminate, osteggiate, sperando di non finire violentate che poi comunque era colpa loro. Alcune ragazze ne hanno abbastanza e si “emancipano” diremmo oggi, danno un taglio a queste storie, fanno gruppo, fanno…

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Utile per 2 utenti
Trasmesso l'11 giugno 2016 su Rai Movie

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supadany di supadany
5 stelle

Raramente una Palma d’oro a Cannes (“La classe”, 2008) ha avuto un prosieguo di carriera così anonimo come quello di Laurent Cantet che per la cronaca anche prima aveva realizzato almeno un paio di ottime opere (“Risorse umane”, (1999) e “A tempo pieno” (2001)). “Foxfire” rientra appieno in questo solco, riprendendo dal suo film…

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Trasmesso il 5 gennaio 2016 su Rai Movie

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chribio1 di chribio1
7 stelle

Interessante Pellicola giovanile Francese che riporta lo Spettatore indietro negli anni '50 con Protagoniste una Gang di Ragazze chiamate "FoxFire" che mettono in subbuglio una Cittadina Americana per cercare d'invertire la rotta sul predominio Maschile e quindi il tutto si potrebbe leggere come un "Girl Power" antesignano.Ma sotto sotto c'e' qualcosa che ribolle oltre alle ribellioni…

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vjarkiv di vjarkiv
3 stelle

Il film non decolla mai sia registicamente che attorialmente. Inutilmente prolisso e verboso annoia anche nei momenti drammatici. Più che una gang criminale di adolescenti sembra una confraternita eclesiale. Ridicole le esposizioni politico-sociali con ciliegina finale dell'affiliazione della più ribelle ad una causa rivoluzionaria sudamericana!

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ezio di ezio
6 stelle

Cosa scatti nella testa di un regista come Cantet di girare un film simile,distante anni luce dai suoi lavori precedenti,tutti bellissimi.Nulla da dire per l'ambientazione anni cinquanta,ma la lunghezza della pellicola e' troppo esagerata e in alcuni momenti sopraggiunge la noia,oltre a un finale un po' tirato per i capelli,che mi ha lasciato indifferente.Comunque anche con questi difetti…

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Recensione
Utile per 2 utenti
Nel mese di aprile questo film ha ricevuto 3 voti
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claudio80 di claudio80
6 stelle

Benino, non tanto sulla veridicità della trama (un pò subisci e vendicati, un pò hippy, un pò Nikita), ma per quanto concerne le tematiche affrontate dove le ragazze si muovono benissimo e la rabbia è tanta. Senza scopo, senza lieto fine finisce con tanto mistero. Sta rabbia da dove viene e dove finirà?? Il cast è ottimo, e si integra davvero bene, il maschiaccio, la bella, l'oca, la…

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Recensione
2013
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