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Tutti i santi giorni

Regia di Paolo Virzì vedi scheda film

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will kane

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La recensione su Tutti i santi giorni

di will kane
7 stelle

Venuto tra due successi di pubblico come "La prima cosa bella" e "Il capitale umano",insieme a "Ovosodo" i maggiori risultati commerciali di Paolo Virzì,questo ha colto meno di quanto sperato.Eppure la vicenda di Guido e Antonia,coppia in amore ai tempi del precariato,è attualissima,e può cogliere tanta immedesimazione,da parte di tanti giovani.Lui è un laureato,colto,quasi lunare nel suo essere fuori da questo tempo,troppo gentile,rassicurante,educato,forbito,classicissimo anche nell'eloquio,lei è un'artistoide che vuole procreare,del suo passato fa sapere poco e anche meno,vive tutto "di pancia" e ogni tanto mette a dura prova la pazienza infinita del compagno.Ma la vita non è semplice,e Guido,che potrebbe ambire ad altro,professionalmente,è contento uguale,anche facendo il portiere di notte,e lei è invece un'insoddisfatta perenne:e la gravidanza che non arriva è il carico da undici sulla tenuta,non garantitissima,della coppia.... Virzì prende spunto dal libro di un amico degli anni verdi,"La generazione",per narrare una storia d'amore in cui due mondi antitetici si incontrano e,nonostante la tendenza a evadere di una delle due parti,forse è ancora possibile.Apparentemente,si può parlare di familismo,di un'inaspettata vena qualunquista e vagamente misogina in questo titolo dell'autore livornese:ma è invece un'operina speranzosa,sognante pur con i piedi per terra,su come si possa fare a meno dell'egoismo,se si crede in qualcosa,se,nonostante le incertezze fortissime,si sceglie di stringere le vite insieme.Se Thony,cantante pescata sul web,conferisce alla sua Antonia un'aderenza bizzosa,sensuale,viva,Luca Marinelli investe di tenerezza un giovane romantico,candido,quasi irreale nel porsi al prossimo,in un mondo di coatti che Virzì evidenzia spesso,e volentieri.Probabilmente,insieme a "My name is Tanino",il lungometraggio meno capito del regista.

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