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Tutti i santi giorni

Regia di Paolo Virzì vedi scheda film

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La recensione su Tutti i santi giorni

di Stuntman Miglio
8 stelle

Quanto amore nell’ultimo Virzì. Per la coppia, per la famiglia, per gli animali, per la musica, per le parole, per la vita in generale e soprattutto per quel bambino che non vuole venire al mondo. Trasuda dalle inquadrature mentre tutti fanno il tifo per Antonia e Guido, sia dentro che fuori dallo schermo. I due protagonisti ispirano infatti immediata tenerezza, del resto sono probabilmente la miglior fotografia romantica della mia generazione. Le provano tutte per mettere al mondo un erede ma il lieto annuncio resta solo un ardente desiderio. Commedia sentimentale ammantata di modernità ma di contenuti classici come poche altre girate di recente. Genuina, equilibrata, liberamente tratta dal romanzo di un sodale del regista toscano ed inscenata con la solita attenzione verso resa interpretativa e contesto sociale sullo sfondo. Immancabile accostamento per contrasti caro al cineasta italiano che allo spiccato ottimismo delle intenzioni oppone un mai troppo serioso sguardo critico alla realtà contingente (precarietà, famiglie allargate, immigrazione, violenza). Tanta speranza e un pizzico d’ingenuità per una vicenda che a suo modo scalda il cuore e ti fa venir voglia di uscire di casa alla ricerca di un’anima complementare. Potrà non incontrare il gusto dei più scettici – io stesso mi meraviglio di esserne rimasto colpito – ma difficilmente non gli si potrà riconoscere il merito di liberare due splendide interpretazioni (più una centratissima colonna sonora originale). Strepitoso il lavoro sul personaggio di Marinelli, un concentrato di compostezza, mimica e dizione a costruzione di un anacronistico ed impavido cavaliere letteralmente perso nelle adorabili stravaganze di una controparte femminile irresistibile. Quest’ultima – la musicista indie Thony, autentica e folgorante scoperta – pervade ogni sequenza con una dolce sfrontatezza in grado davvero di far innamorare. Fra una canzone e l'altra, i suoi vaffanculo sono fra i più spontanei e liberatori che io abbia mai sentito.

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