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Riddick

Regia di David Twohy vedi scheda film

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La recensione su Riddick

di supadany
6 stelle

Vin Diesel, incitato dai suoi milioni di follower, riprende il personaggio che lo ha lanciato (già, ancora prima di “Fast and furious” (2001)) tornando a collaborare con David Twohy.

Se “Pitch black” (2000) aveva poche idee ma sviluppate alla grande all’interno delle regole dello “sci-fi” e dell’action movie, “The chronicles of Riddick” (2004) era un tentativo scriteriato di ergersi a dimensione mainstream; impossibile non aver imparato la lezione, “Riddick” torna a ripercorre vecchie strade anche se ritrovare dopo tanti anni la stessa illuminazione (in tutti i sensi) non è più possibile.

Ad un passo dalla morte, braccato dagli animali ed abbandonato dagli uomini, Riddick (Vin Diesel) non smette di lottare e dopo essersi rimesso in sesto approda ad una stazione utilizzata da mercenari.

Approfittando della taglia sulla sua testa, li attira sul pianeta per poter impadronirsi di un’astronave ed andarsene ma i gruppi sulle sue tracce saranno addirittura due, mentre all’orizzonte una minacciosa tempesta si avvicina.

 

Vin Diesel

Riddick (2013): Vin Diesel

 

Il tempo passa inesorabile, ma questa reunion tra Vin Diesel e David Twohy riesce a recuperare qualcosa del passato (più remoto) anche se la dimensione è comunque un’altra, indipendente ma con un budget rispettabile e discrete possibilità effettistiche che si vedono fin da subito con le creature disegnate da Patrick Tatopoulos.

Il centro gravitazione è comunque sempre Riddick che ritrova buona parte dello smalto perduto dopo un approdo iniziatico che sfida il comune buon senso tra McGyver e Jonathan (dimensione avventura) ovviamente incazzato dieci volte tanto.

Ma poi ingrana, decisamente più a suo agio con il buio che con la luce, capace di impennate da tifo da stadio (occhio ad una testa che finirà in una scatola) ma anche di sbroffaggini inconsulte, il personaggio iconico è pienamente arruolato, ma se le coordinate di base sono ben piazzate (personaggio, sfida “uno contro tutti” e violenza con escursioni splatter) non si può dire che la sceneggiatura intorno sia proprio rifinita con scrupolo.

A parte un finale abbozzato, fin troppo rapido e poco significativo, non si brillla sempre per intelligenza di intenzioni ed azioni, chiaro che la presenza di Riddick, venerato come se ci trovassimo in un “action movie” anni ottanta, fornisce una parziale scusante, ma qualche pezzo si perde comunque per strada.

In più, èè ovviamente un piacere ritrovare Vin Diesel in cotanti panni, mentre il cast attorno è abbastanza interessante, tra un viscido Jordi Molla e lo statuario Dave Bautista con taglio mohicano ecco Katee Sackhoff tosta eroina d’azione che non pecca nemmeno in estetica.

Tutto ciò fa si che si tratti di un ritorno più che dignitoso che nelle intenzioni si lascia apprezzare quasi in toto, ma che al lato pratico presenta qualche difetto di troppo, comunque mitigato dal personaggio e da un’insieme scaltro e colorito.

A volte ritornano (senza sputtanarsi troppo).

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