Espandi menu
cerca
Bella addormentata

Regia di Marco Bellocchio vedi scheda film

Recensioni

L'autore

myHusky

myHusky

Iscritto dal 4 settembre 2012 Vai al suo profilo
  • Seguaci 47
  • Post 2
  • Recensioni 56
  • Playlist 2
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Bella addormentata

di myHusky
7 stelle

Sullo sfondo di uno dei più importanti e discussi casi che ha invitato gli italiani a fermarsi e a riflettere, si sviluppano le vicende di Bella addormentata. 
No, questo film non è una favola.
Quattro storie differenti: una eroinomane con irrefrenabili istinti suicidi tenuta a bada da un giovane medico, una ex attrice che ha rinunciato alla propria carriera per assistere alla propria figlia in coma, un padre, senatore del Pdl alla ricerca della propria dignità umana, e una figlia, fortemente cattolica, in partenza per Udine con l'intenzione di sostenere la scelta della chiesa sul caso Englaro. Tutti questi racconti hanno un punto in comune: ognuno dei personaggi è collegato, per diversi motivi, al caso che fa da sfondo alla pellicola. Così Uliano Beffardi (Toni Servillo) è intenzionato a votare contro la legge del governo Berlusconi e a dimettersi per mantenere la propria dignità di uomo non credente e per restare fedele alla scelta d'amore fatta anni prima; Maria Beffardi, che sostiene il "Movimento per la vita" a Udine, finirà per innamorarsi di Roberto, un ragazzo anche lui arrivato a Udine con il fratello bipolare con l'intenzione, però, di manifestare a favore dell'interruzione del trattamento a Eluana; la Divina Madre (Isabelle Huppert) che, avendo la propria figlia in coma, verrà sconvolta dalla morte di Eluana tanto da rinunciare ad ascoltare il proprio figlio durante la recitazione del "Pianto della Madonna" di Jacopone da Todi, preparto per un esame; Rossa, la tossicodipendente con istinti suicidi, che sarà assistita per due giorni, essendo stata sedata dopo un tentato suicidio, dal medico con il "nome ridico".
Bellocchio dipinge quattro storie e le contestualizza su di uno sfondo comune, rendendole, al tempo stesso, comuni ma inevitabilmente originali.
Racconti manifesto di una realtà che ha colpito il nostro paese. 
Racconti preziosi che, nella solennità del contesto storico, mutano e si elevano fino a raggiungere un livello fortemente simbolico.
Racconti preziosi come è preziosa la regia. 
Il finissimo crescendo musicale per ogni sequenza di snodo e/o di tensione del film, oppure le inquadrature ricercate e le ombre sui volti disperati e/o in tensione rendono la pellicola un'opera di grande cinema.
Assai apprezzabili, nella storia della Divina Madre, le scene nella stanza di Rosa (la ragazza in coma) e nei corridoi della casa dove le suore si muovono da una stanza all'altra, creando uno splendido gioco di simmetria.
Non ho visto nessun altro film tra quelli che hanno partecipato al Festival di Venezia ma, a mio modesto parere, questa ultima fatica di Bellocchio avrebbe potuto meritare, senza alcun dubbio, l'ambita statuetta.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati