Regia di Leonardo Di Costanzo vedi scheda film
Gran bel film quest’opera prima di Di Costanzo. Questo è il cinema italiano che mi piace. Due giovani “costretti” loro malgrado a confrontarsi; aspettative, malinconie, debolezze, sogni e una grande poesia in un contesto disadorno e a tratti angosciante di un vecchio albergo (forse) a Napoli, quasi a rappresentare anche la miseria (sociale e morale) di una certa parte della città. E questa contrapposizione tra quella fatale e irreversibile decadenza dello stato dei luoghi e l’acerba ma autentica purezza dei sentimenti dei protagonisti ivi imprigionati è resa sapientemente dal regista (e dal sempre ottimo Bigazzi, già apprezzato con Sorrentino) senza cadere mai, e sarebbe stato facile, nell’ovvio o nel banale. L’epilogo la dice lunga sul futuro di entrambi i protagonisti. Il sogno, le speranze, l’intervallo sono finiti.
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