Regia di Andres Muschietti vedi scheda film
Un bel film, ma con un finale sbagliato.
È abbastanza bello questo horror canadese, privo di splatter e di coltelli. Ci sono diversi momenti di spavento e la tensione si fa sentire. Mi sono piaciuti anche i due incubi dei protagonisti che fanno veramente paura. Quello della galleria, tuttavia, utilizza una tecnica – secondo me – della quale si serve anche Joe Dante in “The hole”. I ogni caso, essa è molto efficacie, e le immagini danno i brividi.
Una buona idea del film è che il mistero si svela a poco a poco e, pur restando nel regno del soprannaturale, l'idea è verosimile.
Le due bambine sono abbastanza inquietanti, specie quella piccola. Degli attori in generale, la migliore e pure la protagonista è Jessica Chastain, che è brava e ha quel certo non so che, il quale la rende interessante. Un po' incolore, invece, è il suo compagno.
Il finale, come accennato, rovina un po' il film. È troppo prolungato, ha troppi “tira e molla” e impone un cambiamento di prospettiva che infastidisce un po'. Il mostro che riduce in schiavitù e possiede le persone diventa quasi una vittima da compatire. Ferma restando la condanna delle pratiche di certi manicomi di privare una donna di suo figlio, non era opportuno questo cambio di sguardo su quell'essere malefico e vendicativo, che ci ha terrorizzato per tutto il film. Quando la bimba grande dice al mostro “ti voglio bene”, mi è venuto il latte alle ginocchia.
Comunque, è un film che si guarda con interesse fino alla fine e che sa inquietare anche con gli ambienti e le atmosfere. Chi entrerebbe in quella casetta nel bosco? Io non di certo.
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