Regia di Scott Derrickson vedi scheda film
Il Cinema Horror è davvero moribondo, "ucciso" da remake marchiati Bay e mockumentary sempre più scadenti e amatoriali? La risposta, almeno da parte mia, è sinceramente negativa: cercando, e senza neanche dover faticare tanto, si trovano diversi film Horror il cui scopo non è tanto incassare i soldi del pubblico più massiccio e ingenuo quanto proporsi come opera d'Arte intenzionata a restare in qualche modo impressa nella "pelle" di chi ama il Cinema e il Genere.
"Sinister" rientra in questa categoria di horror artistici, grazie all'impegno e alla passione dell'autore, e riesce ad inquietare sensibilmente gli animi. La tensione è costruita suggerendo il macabro senza mostrarlo troppo, scelta che giova molto allo stesso boogeyman, il demone Bagul dal look memorabile; l'inquietudine si insinua nell'animo dello/a spettatore/rice attraverso l'attesa dello spavento, grazie all'inserimento di particolari onirici e inquietanti e al contributo essenziale della traccia sonora, in particolare l'avvio del proiettore (per certi versi un cliché, ma comunque efficace).
L'intreccio narrativo può risultare forse eccessivamente cervellotico e serioso, ma riesce ad intrigare e a tenere alta l'attenzione.
Il finale, per certi versi intuibile, chiude meravigliosamente la pellicola, in un'atmosfera onirica e poetica dal sapore drasticamente pessimistico e cupo (SPOILER): l'ossessione dello scrittore (intensa l'interpretazione di Ethan Hawke) per il successo ad ogni costo e il suo interesse morboso per la vicenda macabra su cui indaga porta inevitabilmente alla distruzione totale del nucleo famigliare, sottolineato dalla possessione della bambina, simbolo dell'infanzia bruciata dall'egoismo del genitore.
L'opera non brillerà per originalità, e sicuramente non siamo di fronte ad un Capolavoro dalla portata storica, ma in ogni caso rimane un ottimo film Horror realizzato con dedizione e competenza in ogni suo aspetto, con un cast buono, una sceneggiatura intelligente e una regia studiata nelle inquadrature e nella messa in scena. Più opere artistiche come questa e meno prodotti mangiasoldi (come i remake prodotti da bay) risolleverebbero sensibilmente il livello qualitativo del Cinema di Genere.
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