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Mud

Regia di Jeff Nichols vedi scheda film

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La recensione su Mud

di mc 5
10 stelle

Devo premettere che per questa mia modesta recensione mi sono appoggiato alla lettura di quella, ben più bella e argomentata di Mauro Gervasini su Film TV. Lui lo ha definito senza mezzi termini un capolavoro (per quanto la pellicola sia passata pressochè inosservata e uscita in un numero risibile di copie) e io mi associo al critico: questo è un gran film. Ci trovi molti elementi del Grande Romanzo Americano, qualcosa di Cormac McCarthy e qualcuno potrebbe leggerlo anche come racconto di formazione di un giovane ragazzo che vive lungo le rive dell'Arkansas (che dà il nome al più celebre Stato ma è anche un affluente del Mississippi). Ma il protagonista è lui, Mud, sfuggente figura di uomo ambiguamente sempre a cavallo tra l'eroe romantico e il fuorilegge dal tragico passato. Ma è anche una tormentata storia d'amore con molte facce. Insomma, un bel racconto di sentimenti, di impulsi, di passioni, di incomprensioni che si ricompongono, sull'amicizia che non ha età. Mud è un uomo che ha scelto di vivere recluso su un'isola deserta, ma poi in realtà non lo ha proprio scelto. Là fuori, in città, gli danno la caccia sia la Legge che una gang "a conduzione famigliare" di ceffi vendicativi che non perdonano. Certo, Mud un pò strano lo è, con le sue fisime che sconfinano nella superstizione, ma di base è un ragazzone generoso che crede nell'amore e nell'amicizia. E' lui a dominare la scena, ma il vero protagonista è il Fiume, come ci insegnano molti romanzi e film americani, quel fiume che finisce sempre per essere non un semplice sfondo ma un'entità naturale che influenza il destino delle persone, i loro gesti, le loro scelte. Inutile sottolineare che Matthew McConaughey (ovviamente MUD) offre una prestazione sublime, ma a me piace puntare per una volta il riflettore su quel singolare personaggio che si chiama Sam Shepard. Di lui non si parla abbastanza: attore gigantesco, faccia "visceralmente" americana, scrittore e premiato drammaturgo, anche qui interpreta magistralmente un ruolo dolente di uomo rude e con un passato ingombrante. La sua faccia vale da sola il prezzo del biglietto. Un piccolo film? Può darsi, ma sicuramente un film che resterà (nelle sale no di sicuro -un flop di pochi numeri- ma nel cuore di chi ama il grande cinema, sì).

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