Regia di Christopher Nolan vedi scheda film
Le prospettive sono importanti....anzi vitali.... considerato che la vita è una lotta senza fine contro nemici spesso imprendibili, che tuttavia spesso vediamo o dei cui effetti riusciamo a prender coscienza, ed altri di cui invece nemmeno immaginiamo l'esistenza.
Due occhi spiritati appaiono nell'oscurità, nella perfetta coincidenza volta a sostituire le due oo di "doodle". Poco dopo la scena si illumina per farci entrare in un appartamentino trasandato entro cui un ragazzo magro è intento in modo frenetico a dare la caccia a qualcosa di minaccioso che lo inquieta.
Poco per volta comprendiamo trattarsi di un intruso strisciante, e la forma dell'insetto ci pare la più probabile per raffigurarlo. Tuttavia poco per volta, nascosto tra un indumento lasciato per terra, ci accorgiamo che l'essere è qualcosa di più grosso di uno scarafaggio.
Scopriremo presto, anzi prestissimo, che la minaccia ha molto a che fare con il protagonista, ma altresì che il vero pericolo per costui proviene da ben altra prospettiva.
L'esordio del 27enne Christopher Nolan avviene tramite questo fulminante corto che, per ambientazione, particolari vintage e fotografia (un bn sporco che ben si addice allo squallido contorno scenografico ripreso nei particolari più dettagliati), nonché per quel sottofondo sadico che matura nello spazio dei tre fulminanti minuti di durata, ci pare guardare agli esordi lynchani.
Ma soprattutto ci pare di poter intravedere citazioni o stili kafkiani che si traducono in un gioco al massacro ove regna uno straordinario autolesionismo senza possibilità di salvezza.
Un giochino, certo, questo cortissimo d'esordio di Nolan, che tuttavia ben si presta a figurare come l'ingresso curioso, ironico e beffardo nel mondo del cinema, di quello che diventerà a tutti gli effetti un autore tra i più dotati ed apprezzati dell'attuale periodo cinematografico in corso.
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