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Le 5 Leggende

Regia di Peter Ramsey, William Joyce vedi scheda film

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La recensione su Le 5 Leggende

di marco bi
6 stelle

Questo 'Avengers delle favole' dalla trama un po’ complessa, modernizzazione dei miti dell'infanzia, non è certo indimenticabile ma è consigliabile ai grandi che vogliono portare al cinema i figli o i nipoti perché è piacevole e godibile a più livelli: è certamente pensato per i bambini che si divertono con le tante gag...

Per tanti distributori italiani  non è importante tradurre fedelmente il titolo originale ma che sia il  più attraente  possibile! Perché se contiamo i personaggi 'leggende' presenti nel film, credo che, anche se noi italiani non li conosciamo tutti, siano 6 - anche l’Uomo Nero è una leggenda - I 'guardiani', come sono chiamati nel titolo originale e anche nei libri da cui è tratto il film, quelli sì, sono 5.
 
Li presentiamo: Nord,  comico Babbo Natale,  rude cosacco con le scimitarre è il guardiano della meraviglia che crea il natale.
Dentolina, la Fata dei denti che conserva i dentini caduti ai bambini nel suo palazzo è la guardiana della memoria dell'infanzia.
Calmoniglio, il Coniglietto Pasquale che dona uova di Pasqua ma è anche esperto di arti marziali e di boomerang è il guardiano della speranza.
Sandman, che comunica attraverso nuvolette di sabbia (d’oro come i sogni)  ma all’occorrenza la  usa per scatenare violenti tempeste è il guardiano dei sognie delle fantasie. L'Uomo nella Luna, (sembra che sia potente e che stia sulla luna ma di lui nel film non si sa niente, magari se ne parla meglio nei libri dai quali è tratto) vuole che Nord e gli altri guardiani pongano fine alle malefatte del cattivo Pitch, l’Uomo Nero guardiano degli incubi e della paura, che vuole considerazione e perciò minaccia i sogni, i ricordi e le speranze dei bambini, depredando i regni dei guardiani. Infatti, con l’aiuto degli ‘Incubi’, maléfici cavalli stregati, Pitch ruba i dentini caduti ai bambini, gli ovetti pasquali di Calmoniglio e rovina la fabbrica di Nord mettendo così a rischio la consegna dei regali di Natale. A dare manforte arriva il 5°, Jack Frost guardiano dell'inverno, che col suo bastone magico comanda il vento, la neve e il ghiaccio, dopo un periodo di indecisione se stare con i buoni o con il cattivo. Ma bisogna fare presto perché le luci accese sul mappamondo di Babbo Natale, che indicano i bambini che credono nelle favole, si stanno spegnendo…
 
Il film si basa sui libri di  William Joyce che ha pensato bene di dare più poteri ai protagonisti delle solite favole per bambini, scrivendo una collana di libri dopo che la figlia (purtroppo morta due anni fa per una malattia) gli domandò: - ma Babbo Natale, la Fatina dei Denti e il Coniglietto Pasquale si conoscono ?
 
Questo 'Avengers delle favole' dalla trama un po’ complessa, modernizzazione dei miti dell'infanzia, non è certo indimenticabile ma è consigliabile ai grandi che vogliono portare al cinema i figli o i nipoti perché è piacevole e godibile a più livelli: è certamente pensato per i bambini che si divertono con le tante gag (le più divertenti sono quelle con i buffi aiutanti di Babbo Natale) ma è adatto anche ai più grandi che sorridono capendo certi riferimenti arguti. E' della Dreamworks (si sente la mano del regista  visionario Guillermo del Toro, qui produttore esecutivo) che, in fatto di animazione computerizzata, ha una marcia in più della concorrenza per un accordo con la Intel per l'uso dei tanti loro server. La competizione tra gli Studi d'animazione è serrata e mi sembra che le rispettive caratteristiche, le impronte originali, sia nei disegni (Dentolina sembra una Winx) che nelle storie si vadano contaminando col passare degli anni, anche per colpa dei tecnici che passano da uno studio all’altro fino a mettersi in proprio...non sarà che tra un po’ questi film si assomiglieranno tutti? Intanto la Pixar, la Disney (in arrivo Ralph Spaccatutto), la Aardman e gli altri sono alla ricerca di tecniche e stimoli nuovi (un po’ meno gli Studi francesi - intellettuali amanti del disegno un po’ retrò - e lo studio Ghibli di Miyazaki - tradizionalista -).

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