Regia di Sam Mendes vedi scheda film
Sam Mendes riesce nell'apparentemente impossibile impresa di 'reumanizzare' James Bond dopo decenni di film al limite del superuomo. Grande Daniel Craig, forse il miglior 007 dopo l'originale Sean Connery.
“007 Skyfall” potrebbe riassumersi come la reumanizzazione di James Bond. Il tocco umanizzante di Sam Mendes è evidente, e 007 perde finalmente quell'aura di superuomo che era andato acquisendo negli anni (alla facciaccia di Fleming) per tornare ad esistere come un uomo fatto di carne e ossa. Certo il finale si concede a quei fuochi d'artificio che era riuscito a tenere sotto chiave fino a quel momento, ma era forse inevitabile, ed è comunque condito da citazioni colte quali lo “Straw Dogs” di Peckinpah o “Apocalypse Now”. Magistrale la scena iniziale, a Istanbul, dieci minuti da mago dell'azione per un regista che sembra invece essere mago e basta. Grande Daniel Craig, sofferto e carismatico quanto basta e forse il miglior 007 della storia dopo l'originale Sean Connery.
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