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Che cosa aspettarsi quando si aspetta

Regia di Kirk Jones vedi scheda film

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La recensione su Che cosa aspettarsi quando si aspetta

di FilmTv Rivista
4 stelle

In Incinta o quasi, innocua accozzaglia di cliché sulla gravidanza (fasulla) di Lindsay Lohan, si stila una classifica dei peggiori libri sui cliché della gravidanza. Il bestseller Che cosa aspettarsi quando si aspetta svetta in cima alla lista. Sorge il dubbio che la trasposizione cinematografica sia venuta addirittura peggio. Il film di Kirk Jones impasta storie pretestuosamente eterogenee sull’attesa del primo figlio per concludere che, flatulenza femminile e immaturità maschile a parte, ne vale ampiamente la pena. Non è lo stesso per l’operazione, che segue pedissequamente la struttura hollywoodiana a “canestrino di stelle”: da Cameron Diaz futura mamma atletica a Jennifer Lopez genitrice adottiva di bimbo etiope, passando per una sfigatissima Elizabeth Banks, le cui luminose aspettative si affossano sotto il peso della pancia. Ogni tipologia materno/umana concepita in sceneggiatura è accontentata da partner inizialmente titubanti ma tutto sommato remissivi, e le sfumature si limitano alle nuance d’isteria raggiunte. Un Appuntamento con l’amore sciapo di sussulti amorosi che non siano moine ormonali posticce, un Capodanno a New York senza l’allure del tempismo e dell’ambientazione. Dove le donne fanno le finte toste e i maschi scarrozzano al parco i bambini scambiandosi illuminanti confidenze sulla forma mentis femminile («Se ti porta a “vedere” case, state per comprare una casa»). E la coppia meno urticante è quella che il pargolo lo perde subito (aborto spontaneo, ovviamente, nonostante entrambi tirino a campare vendendo panini al formaggio a bordo di un camioncino). Che cosa aspettarsi quando si aspetta è tutto quello che ti aspetti dalla retorica familista Made in Usa: promette di svelare gli aspetti più sinceramente sgradevoli della gravidanza, ma avvolge le gag mediamente triviali in una avvilente confezione premaman.

 

Recensione pubblicata su FilmTV numero 38 del 2012

Autore: Chiara Bruno

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