Regia di Gabriele Muccino vedi scheda film
C'è un ex campione di calcio che si trova in piena crisi esistenziale: ormai ha perso il lavoro ed è in bolletta economica, ma soprattutto, dopo tanti tradimenti e tanto egoismo, ha messo in crisi il proprio matrimonio e si ritrova da solo a ricostruire i cocci della sua vita; per riconquistare l'affetto del figlio, decide di allenare una squadra di calcio di bambini e qui è oggetto delle attenzioni delle mamme, divorziate o in procinto di esserlo, assetate di sesso. Nel frattempo la ex moglie sta per sposarsi con il suo convivente, ma il nostro eroe, dopo aver resistito alle lusinghe delle mamme ninfomani, riesce a riconquistare l'affetto del figlio e l'amore (in realtà mai perduto) della ex moglie....e vissero felici e contenti! Personaggi scontati (con un protagonista che assomiglia in maniera impressionante a un Silvio Muccino adulto) e trama già vista, con un finale mielato e convenzionale: la ricostruzione della famiglia, messa in crisi dal divorzio.Evidentemente G. Muccino non ha nient'altro da dire e da raccontare, oltre ai suoi quarantenni immaturi e disorientati che vivono un percorso di formazione alla ricerca della felicità. Rispetto alle altre, questa storia però è priva di originalità e segue i luoghi comuni della love story fino ad arrivare a un finale che offende l'intelligenza e la sensibilità dello spettatore. Voto: 4/10.
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