Regia di Gabriele Muccino vedi scheda film
Terzo film americano di Gabriele Muccino, dopo "La ricerca della felicità" e "7 Anime", e prima commedia sentimentale leggera: "Quello che so sull'amore" è un film accolto malamente dalla critica USA, non troppo bene neanche dal pubblico (13 milioni di incassi per un budget di 20), ma che conferma la capacità del regista italiano di gestire una produzione hollywoodiana.
Il cast è ad alto livello di star: Gerard Butler interpreta George, ex calciatore dal passato sportivo di successo ma fallimentare da quello familiare. Ha una ex-moglie, Stacie (Jessica Biel), ormai sul punto di risposarsi con il tenero Matt (James Tupper), e un figlio, Lewis (Noah Lomax), che gioca senza grandi risultati nella squadretta di calcio del quartiere.
Il tentativo di riavvicinarsi ai suoi cari spingerà George, i cui conti in banca sono in rosso da tempo e che aspetta l'occasione giusta per riciclarsi come commentatore sportivo, a diventare il coach della squadra: qui insegnerà ai ragazzini i fondamentali, ottenendo anche importanti miglioramenti sportivi, e soprattutto diventerà l'oggetto del desiderio delle accese "soccer moms" (tra cui spiccano Uma Thurman, Catherine Zeta-Jones e Judy Greer).
Leggero e senza impegno, il film scorre senza troppi entusiasmi e - colpa più grave - senza far provare la minima empatia con i personaggi sullo schermo. Una critica al cinema passato di Muccino poteva sicuramente essere quella di puntare troppo sull'eccesso di sentimento, premere l'acceleratore sulle emozioni creando situazioni molto coinvolgenti e per nulla piatte. Questa volta pare provarci ma non riuscire: forse per il copione di Robbie Fox, che pare non amare troppo, o anche per le non eccelse doti recitative di Butler, che ha sicuramente il fisico del ruolo ma poco più.
Il cast è importante a livello di nomi, come detto, ma mal sfruttato: la Biel è tenuta troppo sottotono, il suo percorso emotivo inesistente, Greer e Zeta-Jones sono due simpatiche macchiette, la Thurman quasi non si vede e Dennis Quaid, suo marito nella storia, è relegato a un ruolo ridicolo, tutto faccette e movimenti inconsulti, frasi urlate e comportamenti sopra le righe.
(http://newamericancomedy.blogspot.it/2013/01/quello-che-so-sullamore-playing-for.html)
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