Regia di Nima Nourizadeh vedi scheda film
Più che Project X siamo qui di fronte a Project Zero. Il film rappresenta infatti né più né meno che il vuoto assoluto. Davvero 80 minuti nei quali ci si chiede continuamente dove vuol portare la storia e un finale talmente falso (e comunque pericolosamente compiacente) da risultare offensivo.
Che un film artisticamente nullo come questo “Project X” sia riuscito a farsi strada al Box Office (quello USA, quanto meno) non sorprende più di tanto, considerando il potere del tam-tam tra adolescenti che ha nel corso degli anni fatto la fortuna di altri film similmente modesti ma ritenuti evidentemente 'cool' (“The Blair Witch Project”, “Paranormal Activity”, ecc.). Quello che però davvero disturba in questo caso è l'occhio compiacente, il (finto) buonismo che gli autori dimostrano verso situazioni ben oltre il limite dell'accettabile. Il finale completamente ipocrita, nella fattispecie, è ciò che davvero mi impedisce di mostrare anche un solo grammo di magnanimità verso un film che comunque, lo ripeto, ha valore cinematografico nullo. Pochissime le idee interessanti, del tutto assente ogni forma di originalità. Sì perché l'idea di un gruppetto di amici che cerca di organizzare un festone per far colpo sulle ragazze non è certo una novità. E se quindi, quando si parla di 'innovazione' riferendosi a questo film, ci si riferisce allo stile mockumentary utilizzato, bè, per l'anno 2012 non mi sembra questa novità alcuna. E lasciamo pure da parte la completa inverosimiglianza del contesto in cui la festa viene inserita, e in particolare il fatto che nella comatosa tranquillità di una zona residenziale ricco-borghese di una qualunque città americana, una sorta di rave del genere 'popolato' da 2000 persone verrebbe interrotta dall'arrivo della polizia dopo dieci minuti, non all'alba, cosa che chiunque ha un minimo di familiarità con la realtà USA sa bene. Film (o meglio: oggetto) da evitare a tutti i costi.
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