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Project X. Una festa che spacca

Regia di Nima Nourizadeh vedi scheda film

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Carlo Ceruti

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La recensione su Project X. Una festa che spacca

di Carlo Ceruti
4 stelle

Tutto il degrado, la stupidità, la regressione e la morte del cinema in un solo film (film? dai adesso non esageriamo). Ci si potrebbero scrivere volumi di sociologia intera su roba come "Project X - Una festa che spacca" un titolo che è tutto un programma. Già dal trailer si poteva ben capire che fosse una boiata pazzesca nata dalla mania imitativa di "Una notte da leoni", eppure no, io testardo sono andato a vederlo lo stesso, sperando che il film contenesse una forma di comicità che criticasse la mania dei ragazzi made in USA di fare feste chiassose, alcolizzate ed iperdrogate nelle case dei genitori ignari. Macché? Chiedevo decisamente decisamente troppo. Mai ho visto un film così compiacente ad una moda tanto pericolosa quanto stupida. Tantoché, nel finale il giovane protagonista che è poi uno degli organizzatori della festa (che prima era uno sfigato e non riusciva perciò a dare senso alla sua vita), dopo aver distrutto la casa, rischiato la galera e rovinato la sua famiglia è contento di aver finalmente raggiunto la popolarità e riesce persino a conquistare l'amore della sua vita. Emblema del degrado culturale odierno. Emblematico soprattutto come viene rappresentata questa sequenza così significativa dal regista. Penserete voi che questa sequenza sia una critica al superficialismo giovanile. Forse... ma a me è sembrata terribilmente compiacente, dato che l'immagine del trionfo finale viene rappresentata con una furia ed un'ispirazione non indegna di "Braveheart". Sembra che l'infame regista voglia stringerci tutti attorno al ragazzo e farci gioire con lui e per lui, perché almeno non è più uno sfigato ed una lacrima non ci starebbe neanche male. E come conquista l'amore della sua vita? Pensate che il giorno prima la sua amica era arrabbiatissima perché lui l'aveva tradita, ma a lui è bastato dirle che vorrebbe passare il suo prossimo compleanno solo con lei ed ha rimediato persino un cinematografico bacio finale. Poeti come Leopardi o Keats dovrebbero imparare da questo tizio. Mah allora da dove nasce la comicità? In teoria (e sottolineo in teoria) dovrebbe nascere dai ragazzi che si sballano, da un nano che prende tutti a calci nelle palle (e dove sennò?), da dialoghi del tipo: 'Voglio anche il tuo culo', o 'Voglio scoparmi una con le tette grosse sennò muoio' oppure l'abusato, ma sempre d'effetto 'Fatti i c... tuoi' e tante altre perle del genere che vi lascio scoprire. Per farla breve, i numeri che fanno sorridere (mai ridere) si contano sulle dita di una mano. Perciò neanche le gag possono salvarlo. Lo ripeto ancora, se il film fosse una critica alla mania di cui parlavo sopra, si potrebbe anche salvare, ma è davvero troppo schifosamente compiacente. Più che "La festa che hai sempre sognato", preferirei lo slogan "Realizzato da idioti per idioti" ed aggiungo anche "Sfigati non disperate, forse ce la farete anche voi. Questo film vi farà sognare", forse qualcuno di loro si sarà anche commosso nel finale. Sulla scelta di girare il tutto come un filmato amatoriale non so cosa dire. Credo che sia una delle tante presunzioni del regista, ovviamente andate a vuoto. Ah dimenticavo: è incredibilmente prevedibile! La seconda stella, la assegno perché sono riusciti a rubarmi sette euro. Perciò almeno un risultato (quello più ambito tra l'altro) l'hanno portato a casa. Le mie congratulazioni! Tabellino dei punteggi di Film Tv humor:1 ritmo:2 erotismo:1

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