Confesso di aver sempre avuto un gran debole per i film indiani. E "La maga delle spezie", anche se prodotto altrove, può considerarsi indiano a tutti gli effetti per quanto riguarda gli aspetti più caratteristici di questa cinematografia. Mi riferisco alla musica; alle donne bellissime dagli occhi magnetici; al destino che incombe e guida; alla spiritualità ed al mistero che avvolgono un po' tutto. Per non parlare dei temi tipici di questi film: il matrimonio combinato che ostacola l'amore vero e spontaneo; l'esilio dei tanti indiani sparsi nel mondo anglofone e le loro radici che tendono a richiamarli a casa; il contrasto tra tradizione e modernità.
Insomma, questo film di per sé come trama non è davvero un gran che, potremmo definirlo addirittura esile e inconsistente; ma mi è comunque piaciuto molto per la sua spiccata indianità, che a volte fa sorridere, a volte fa commuovere, ma sempre ti coinvolge e ti fa riflettere.
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