Regia di Paolo Franchi vedi scheda film
Un film asettico come asettici sono gli interni nei quali è girato. Asettico come il lavoro del protagonista. Asettiche le scene di sesso. Asettica la recitazione di Isabella Ferrari. Ed asettiche le vite dei protagonisti che ruotano completamente (ed inverosimilmente) attorno alla mancanza del rapporto carnale. Come se questo li identificasse completamente. Niente storia. Nessun futuro. Nessuna ragione e nessuna conseguenza. Anche i pochi elementi della biografia del protagonista Dino sono casuali ed inutili. L'unica scena significativa è la richiesta di aiuto di Dino ad un amico che, guarda caso, risponde in modo asettico. Si esce dal cinema come si è entrati. Anzi, un po' annoiati.
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