Regia di Claudio Fragasso vedi scheda film
Sconcertante pastrocchio senza capo né coda. Non si salva nulla, ma nonostante il cast imbarazzante (tra cui Enzo Salvi e Valeria Marini, oltre ad un nugolo di cani alle prime armi), marchettoni smaccati (in primis il Grana Padano, ma anche Monella Vagabonda e alghe Guam), tormentoni di cui non si sentiva la mancanza, tette e culi in ogni angolo, la cosa più disturbante in assoluto è la messa in scena totalmente amatoriale (tagli di montaggio inaccettabili, controfigure facilmente riconoscibili, scene di massa farlocche), che offende il cinema. Non si ride se non per la ridicolaggine involontaria di molte situazioni e scene. Insomma, si arriva con difficoltà a vederlo fino alla fine (se non avessi il maledetto vizio di dover concludere la visione, avrei smesso dopo 4 minuti).
Chi (come il sottoscritto) ha cercato in questo film il ricordo della divertente serie TV in onda su Italia Uno alla fine degli anni ’80, troverà solo delusione e tanta rabbia. Ma anche molta tristezza per un uomo come Calogero Calà, detto Jerry, che dopo essersi creato un nome (nel bene o nel male) con numerose soddisfazioni professionali, non avendo più, oggi, alcuna idea per campare, realizza remake autocelebrativi con cui rovina il presente e distrugge anche il passato (come accaduto anche con Torno a vivere da solo).
E pensare che oltre 28mila persone sono andate al cinema a spendere danaro sonante per vedere questa boiata immonda, che non è nemmeno cinema.
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