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Pirati! Briganti da strapazzo

Regia di Peter Lord, Jeff Newitt vedi scheda film

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La recensione su Pirati! Briganti da strapazzo

di uccio
7 stelle

La Aardman Animations è una realtà davvero interessante, dietro ogni loro produzione ci dev'essere una mole di lavoro non indifferente capace di plasmarsi, è proprio il caso di dirlo, in risultati di tutto rispetto degni di raggiungere il buio delle grandi sale cinematografiche. I primi cortometraggi prodotti dallo studio di animazione di Bristol - Inghilterra, risalgono addirittura al 1978, realizzazioni probabilmente mai tradotte nella nostra lingua (e forse mai viste da noi neanche in lingua originale). I corti prodotti dalla Aardman ammontano a quasi una cinquantina di titoli i più celebri dei quali vedono come protagonista la coppia di plastilina composta dai simpatici Wallace e Gromit. E' proprio con la tecnica della stop motion che lo studio si fa conoscere nel campo dell'animazione anche sulla lunga distanza. E' del 2000 il film Galline in fuga che precede di ben cinque anni il divertentissimo Wallace & Gromit - La maledizione del coniglio mannaro (2005). Pirati! Briganti da strapazzo è l'ultima fatica della Aardman, un film che è anche un piccolo salto evolutivo che mescola la stop motion dei pupazzi in plastilina con la cgi degli ambienti e di diversi altri elementi. Tecnicamente il risultato è davvero ben riuscito tanto che durante la visione si è tentati di schiacciare il tasto pausa per ammirare fino in fondo la ricostruzione digitale delle scenografie, specialmente le vecchie strade di Londra ricreate come se fossero state realizzate anch'esse con la plastilina. Le due tecniche si sposano alla perfezione, un'ottima cornice per una storia divertente che non presenta però particolari motivi che la facciano spiccare nel mucchio di prodotti simili a questo.


Il film offre comunque diversi spunti divertenti, in primis la presenza della scimmia muta aiutante di Darwin che parla solo attraverso cartellini stampati spesso esilaranti. Il succo: Capitan Pirata e la sua stramba ciurma non sono propriamente il terrore dei sette mari, nell'annuale competizione Pirata dell'anno il Capitano viene regolarmente sbaragliato dall'agguerrita concorrenza di loschi individui come Sciabola Liz o Bellamy il moro. Per incrementare il suo bottino, elemento essenziale per vincere la competizione, il Capitano parteciperà a un concorso scientifico puntando al primo premio grazie alla sensazionale esibizione di un Dodo ancora in vita che il Capitano stesso ha sempre creduto essere un semplice volatile. Nella vicenda hanno la loro parte anche Charles Darwin, la sua scimmia e la Regina Vittoria nemica giurata dei pirati e delle specie in via di estinzione.

Un film che si segue con piacere pur non offrendo risvolti esaltanti nel plot graziato però da una resa visiva molto appagante. La mia più grande speranza rimane quella di non dovermi imbattere mai più in un doppiaggio affidato alla Littizzetto. Detto questo mi piacerebbe vedere un prodotto Aardman nel quale la sceneggiatura spinga di più sull'originalità e sulla capacità di creare una trama più convincente, con questo apparato tecnico ci sarebbe di che godere.

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