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Ombre rosse

Regia di John Ford vedi scheda film

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La recensione su Ombre rosse

di mmciak
10 stelle

"Stagecoach-Ombre rosse" diretto nel
1939 da John Ford,devo dire che è splendido.

La storia racconta che una diligenza
parte da Tonto verso Lordsburg
e viene avvisata che nei paraggi c'è
Geronimo che minaccia uccisioni.

Allora con paura cominciano il viaggio con il supporto
dell'esercito dove a bordo ci sono varie persone di diversi
estratti sociali,ma anche cacciata dal paese dal "Comitato dall'alta
moralità" come Dallas e un medico alcolizzato.

Per strada si aggiunge il pistolero Ringo,
che viene messo agli arresti perché evaso,
dove tra lui e Dallas nasce un sentimento.

Ma lungo il percorso,questa umanità di peccatori
saprà trovare riscatto.

Il Film prodotto dalla United Artists,rappresenta il ritorno
al Western di John Ford dopo 13 Anni e lo realizza con
il botto perché una rifondazione del Western moderno
rilanciandolo entrando nella storia del Cinema.

Poi la produzione a Ford gli mette a disposizione
un Budget cospicuo e crea un Film dove fino a più di un
Ora non si vedono gli indiani,ma appunto le loro "ombre",
con i loro disfacimenti,creando tensione,ma non solo
mette insieme varie persone di diversa estrazione sociale
che si confrontano tra di loro,dando importanza anche
ai silenzi imbarazzati ogni volta che Dallas
viene trattata con rispetto,e per finire ci mette
l'aspetto ironico rappresentato da alcuni
personaggi,come quello del Dottore ubriacone
e l'altro che guida ai cavalli che non viene mai preso
in considerazione.

Poi ci sono anche i sotto-testi dove si è contro il
pregiudizio della gente,rappresentato dal
"Comitato per la moralità" che caccia Dallas
e il Dottore,e quando il banchiere Gatewood fa
il discorso ancora attuale su un malinteso liberalismo
durante il viaggio in diligenza.

Il regista realizza un Film di un viaggio dove
sono tesi i rapporti tra di loro e dove c'è
sempre il pericolo degli indiani che sono
all'erta,e come nel suo stile lo realizza con
campi lunghissimi,e soprattutto la moglie di un
Sergente ferito incinta e calcola ogni inquadratura
al millimetro.

Ecco ho trovato banale la scena del bambino
dopo la nascita,ma ho apprezzato che da Ringo
e da Dallas alla fine non si danno neanche un bacio,
ma solo accenni di tenerezza.

Ho scritto prima che gli indiani si vedono
solo verso la fine e devo dire che quella
scena è spettacolare e punto alto della
pellicola,come quella della
resa dei conti vicina al Saloon.

Questo è tra i primi che ha collaborato
tra Ford e John Wayne,nel ruolo di Ringo,
ma devo dire che non è che spicca nel Cast,
anche se fa l'entrata di una Star (e lo diventerà),
ma è tutto a farlo da padrone dando una interpretazione
esemplare,ed è composto da:
Claire Trevor-Andy Devine-John Carradine-
Thomas Mitchell-Louise Platt-George Bancroft-
Donald Meek-Berton Churchill-Tim Holt-
Tom Tyler-Yakima Canutt-Chris-Pin Martin
e Steve Clemente.

Invece nel reparto tecnico segnalerei
la splendida Fotografia di Bert Glennon,
che fa un contorno di chiari scuri,
con ombre che ricordano l'espressionismo
Tedesco.

In conclusione un Capolavoro
del Cinema perché praticamente il Maestro
fonda un nuovo Atto fondativo
del Western moderno rilanciandolo 
in modo che poi venne
imitato negli anni avvenire,
allora da importanza agli imbarazzanti
silenzi,ma anche alle tensioni che ci sono,
e non fa vedere gli indiani fino quasi alla
fine facendole appunto "Ombre",fino
a un finale spettacolare,ironico e rassicurante,
e dove pensi che alla fine ci ha messo tutto
in 90 minuti senza annoiare con un buon
senso del ritmo e una regia dinamica.

Il mio voto: 8,5.

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