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Love in a Puff

Regia di Ho-Cheung Pang vedi scheda film

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AndreaVenuti

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La recensione su Love in a Puff

di AndreaVenuti
8 stelle

Love in a Puff è un film hongkonghese scritto e diretto da Pang Ho-cheung, presentato al Far East Film Festival di Udine (regista amato e apprezzato dagli organizzatori del festival).

A seguito dello straordianrio successo di critica e pubblico pang Ho-cheung realizzerà altri due sequel, realizzando così una sua personalissima trilogia sull'amore.

 

Sinossi: Il pubblicitario Jimmy (Shawn Yue) durante una delle sue tante pause sigarette incontra, in maniera del tutto casuale, Cherie (Miriam Yeung),commessa in un negozio di cosmetici; tra i due potrebbe nascere un'intesa amorosa, ma jimmy è pronto per una relazione seria?

Pang Ho-cheung con questo film si confrema nuovamente uno degli ultimi baluardi a difesa del cinema di hong Kong e la didascalia con cui si apre il film (scritta sovraimpresisone su schermo nero) lo conferma alla perfezione: Hong Kong, 2009 un decreto di legge proibisce di fumare nei luoghi pubblici

Questa scritta è molto simbolica non soltanto perchè il fumo risulterà essere, il motore principale del film ma proprio perchè testimonia la volontà dell'autore di parlare di questioni strettamente locali.

 

Love in a puff già dall'incipit si mostra come un'opera frizzante e abbastanza innovativa; come si è dedotto dalla sinossi ci troviamo in presenza di una commeda romantica ma Pang Ho-cheung è un regista che si presta al genere con grande inventiva, a tal proposito l'opera inizia come se fosse un horror (genere tra l'altro già testato con ottimi risultati dal regista) per poi rilevarsi un nganno (si trattava di un racconto...).

Anche nel finale Pang ci regalerà una sequenza, almeno inizialmente, anomala:

video di repertorio mostra un politico locale emettere un altro decreto riguardante il fumo ovvero la tassa sul tabacco è raddoppiata; a queste immagini susseguono una serie di inquadrature notturne, scandite da un montaggio serrato che riprendono Jimmy  girovagare in macchina per Hong Kong in cerca di sigarette (il decreteo inzizerà dalla mezzanotte), il tutto è messo in scena come se fosse un thriller tesissimo.

 

Love in a Puff  inoltre si distingue per uno script brillante, con battute pungenti e politicamente scorrete; molte volte durante le riprese ,come evidenziato dal regista in alcune interviste, si è improvvisato ed il tutto garantisce una verosimiglianza alle battute, tra una sigareta e l'altra i vari personaggi parlano di qualsiasi cosa, ad esempio Cherie domanda a jimmy del perchè ad Hong Kong non ci siano avvistamenti ufo.

 

Ritornando a focalizzarci sul genere di partenza (commedia), il regista prende come punto di riferimento la screwball comedy di matrice hollywodiana classica, plasmandola a suo piacimento; a tal proposito meraviglioso il siparietto tra i due protagonisti ed un impacciato polizziotto Hongkonghese (velata critica all'ineguatezza della polzia locale, in passato molti registi si sono focalizzati su questo genere, pensiamo ad easempio ad Election di Johnnie To).

 

Per quanto riguarda il discroso tecnico Pang gioca molto tra classicità, indipendentismo (macchiana a mano) e innovazione, come dimostrano le finte interviste dove un misterioso cameramen filma in maneira grezza ed amatoriale i vari personaggi, espediente che serve a sviscerare la correlazione tra sigarette e amore (tematiche cardine del film) ed il tutto denota una maturità espressiva inequivocabile.

Interessante anche il modo in cui Pang filma Hong Kong; non ci propone le classiche panoramiche mozzafiato dall'alto (vere e proprie cartoline turistiche, molto apprezzate dal sottoscritto) bensì ci mostra i vicoli meno consociuti della città ma filmati in una maniera che evidenziano abbastanza chiaramente l'amore del regista per la sua città, in tutta la sua totalità da Kowloon a Tsim Sha Tsui.

 

Film molto molto bello.

 

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