Regia di Ishirô Honda vedi scheda film
La polizia è sulle tracce di un rapinatore, gli indizi conducono alla casa di una ballerina ma il colpevole risulterà essere un uomo letteralmente inafferrabile in quanto dotato della capacità di vaporizzarsi in seguito a degli esperimenti cui si era sottoposto per guarire delle macchie ai polmoni. Suggestivo ma con parecchie ingenuità.
Altri tempi, altri effetti speciali ma l'effetto risulta comunque efficace. L'uomo vapore tutto sommato è facile da rappresentare nelle due forme in cui si manifesta, meno semplice mostrare la transizione ma non è un problema quando hai come esperto Eiji Tsuburaya, leggenda degli effetti speciali cui si devono Godzilla e parecchie versioni di King Kong. Ragion per cui se non è lecito aspettarsi miracoli per una pellicola di quasi 60 anni, è pur vero che gli effetti rudimentali - ma non per questo privi di suggestione - conferiscono un effetto piacevole a chi ama perdersi nella visione di questi gioiellini d'antiquariato. Avrei voluto essere più generoso nel giudizio complessivo ma si soffre una sceneggiatura molto fragile, se è giusto aspettarsi mirabolanti poteri per l'uomo vapore, suona comunque forzato il finale con lo spettacolo di danza (una lagna indicibile, nota a margine) a cui assiste un solo spettatore, così come risultano poco credibili altre fasi della scena (vedi l'ingerenza dei giornalisti o l'incapacità della polizia di arginare la folla), la qual cosa genera un senso di irritante ingenuità. Nel complesso, consiglio la visione ai cultori del genere.
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