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Nuovo Cinema Paradiso

Regia di Giuseppe Tornatore vedi scheda film

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La recensione su Nuovo Cinema Paradiso

di Furetto60
10 stelle

Capolavoro assoluto

Il più autobiografico, il più commovente  e romantico film di Tornatore.Vero atto d'amore del regista verso la settima arte.Ne circolano due versioni,personalmente preferisco quella lunga, più lenta, ma più completa.Ragazzino amante del cinema,in un piccolo paese della Sicilia, trascorre le sue giornate nell'unica sala del paese,diventando amico prima e collaboratore poi del proiezionista.La sala cinematografica in quella piccola realtà e in quel periodo del dopoguerra,costituiva l'unico vero svago in un posto dove non c'era altro,piccolo microcosmo dove succedeva di tutto e insieme ai suoi compaesanei ,anche loro increduli, sbalorditi e incantati,  assisterà a degli imperdibili capolavori ,che scandiranno il trascorrere del tempo e il cambiamento dei costumi. Quando nel corso di un incendio il grande e compianto Philiphe  Noiret perderà la vista, ne prenderà il posto.Diventato ormai  adolescente, s'innamorerà di una ragazza,Elena,la quale dopo una iniziale ritrosia, superata dalla sua tenacia,inculcatagli da Alfredo, che con grande saggezza gli aveva raccontato,a tal riguardo, una magnifica ed eloquente storiella,principessa e spasimante.Lei dunque, sembra capitolare e disposta  a  ricambiare, ma le  le circostanze ,il tempo e  la famiglia di lei gliela faranno perdere.Intuendo il grande potenziale posseduto dal ragazzo,che gli sembra sprecato in luogo deve il grande talento non ha modo e occasioni per esprimersi,il vecchio operatore,lo spingerà ad andare a Roma."Non tornare più, non ci pensare mai a noi, non ti voltare, non scrivere,non ti fare fottere dalla nostalgia, dimenticaci tutti,non voglio più sentirti parlare ,voglio che gli altri parlino di te"

Cosi Salvatore lascerà il piccolo paesello,incontrerà  fama e successo, ma non l'amore,diventando un famoso regista,tornerà nel  luogo natio, solo quando apprenderà dalla vecchia madre, che il suo vecchio  amico è morto,per partecipare al suo funerale.

Sarà un viaggio della memoria,ripercorrerà tutte le tappe più significative della sua vita, confrontandosi con il suo passato, capirà di non aver lasciato niente alle sue spalle, tantomeno quel suo antico amore.Gli dice una grande Pupella Maggio:"Quando ti telefono rispondono sempre donne diverse..io faccio finta che le conosco, per toglierle dall'imbarazzo delle presentazioni. Sono sicura che mi prenderanno per una vecchia pazza! Ma finora non ho mai sentito una voce che ti ama veramente..l'avrei capito sai?" 

Assisterà basito e addolorato alla demolizione dell'antico cinema,già dismesso da parecchio e in crisi.Incontrerà una sola volta "Elena" ormai sposata ad un vecchio compagno di scuola.Tuttavia Alfredo gli ha lasciato una meravigliosa e insolità eredità,ha assemblato in una unica rudimentale pellicola, tutti gli spezzoni che il severo censore aveva tagliato, nel corso di tutti quegli anni e  in un "privè" ci farà assistere con lui, ad una breve, ma commovente carrellatta di tutti i baci più celebri,più intensi e proibiti, della cinematografia mondiale.

 

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