Espandi menu
cerca
Nuovo Cinema Paradiso

Regia di Giuseppe Tornatore vedi scheda film

Recensioni

L'autore

RobertoMangiafico

RobertoMangiafico

Iscritto dal 13 aprile 2022 Vai al suo profilo
  • Seguaci 13
  • Post -
  • Recensioni 16
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Nuovo Cinema Paradiso

di RobertoMangiafico
10 stelle

Un film sull’amore per il cinema e la nostalgia del tempo perduto.

Philippe Noiret, Salvatore Cascio

Nuovo Cinema Paradiso (1988): Philippe Noiret, Salvatore Cascio

C’è un po’ dell’autobiografia di tanti siciliani della mia età, oltre che del regista, in Nuovo Cinema Paradiso (1988), il film premio Oscar di Giuseppe Tornatore. I cinema di paese frequentati nella nostra infanzia e adolescenza negli anni ‘60, nelle sale quasi deserte dei pomeriggi estivi e strapiene la domenica, non erano molto diversi da quello rappresentato nel film, ambientato tra la fine degli anni ‘40 e gli ultimi anni ’50. I ragazzi accompagnavano il galoppo del cavallo dell’eroe dei film western (il “picciotto”) emettendo con la lingua tra le labbra un suono che imitava il rumore cadenzato degli zoccoli sul terreno. E il pubblico meno smaliziato applaudiva entusiasta, tra grida di giubilo, il buono che trionfava sul cattivo di turno. Tornatore ha realizzato un film elegia sull’amore per il cinema, su persone e storie del tempo in cui ci si apre alla vita, sul coraggio di realizzare i propri sogni, sulle “sliding doors” del destino, sulla consapevolezza che tutti noi diventeremo (e tutto diventerà) nient’altro che ricordi. Come quelli di Salvatore Di Vita detto Totò (Jacques Perrin), regista di successo che vive da tanti anni a Roma e si prepara a tornare nel suo paese in Sicilia per partecipare ai funerali di Alfredo (Philippe Noiret), il vecchio proiezionista del cinema parrocchiale, suo mentore e amico, che gli ha trasmesso nell’infanzia la passione per il cinema. Intorno al cinema Paradiso, centro del racconto, in una Sicilia che cerca di riprendersi dai disastri della guerra, si snodano, in un lungo flashback, le vicende di Totò bambino (Salvatore Cascio) e poi adolescente innamorato (Marco Leonardi), circondato da tanti bravi caratteristi (Leo Gullotta, Tano Cimarosa, Enzo Cannavale, Nino Terzo) interpreti, con Leopoldo Trieste (Don Adelfio), di personaggi un po’ caricaturali che vivacizzano il film con gag e siparietti divertenti interrompendo il filo della commozione. A chi non si sono inumiditi gli occhi nel finale quando Salvatore, sulle note del Tema d’amore di Andrea Morricone, guarda la pellicola in cui Alfredo ha riunito gli spezzoni con i baci tagliati dai film per ordine del prete censore? Io la proporrei come test dell’anaffettività questa sequenza in cui è concentrata tutta la poesia nostalgica del film e che è entrata nella storia del cinema.

Salvatore Cascio, Philippe Noiret

Nuovo Cinema Paradiso (1988): Salvatore Cascio, Philippe Noiret

 

 

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati