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I nuovi barbari

Regia di Enzo G. Castellari vedi scheda film

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La recensione su I nuovi barbari

di Utente rimosso (CinefiloDelirant
4 stelle

I nuovi barbari '1982 - Enzo G. Castellari. 

 

 

I nuovi barbari insieme ad altre due pellicole dirette durante lo stesso periodo dallo stesso Enzo G. Castellari, 1990 - I guerrieri del Bronx e Fuga dal Bronx appartiene al sottogenere postatomico che vide la luce all'inizio degli anni 80, sulla scia di pellicole del calibro di 1997: Fuga da New York di John Carpenter, I guerrieri della notte di Walter Hill , Interceptor (Mad Max) di George Miller. Ci troviamo nell'anno '2019 in un futuro distopico, in un contesto di devastazione totale in seguito ad una grande guerra nucleare, improbabili personaggi che non temono di sfoggiare con orgoglio costumi di cattivo gusto ed acconciature discutibili, si spostano a bordo di veicoli equipaggiati con ogni tipo di strumento di morte, arpioni frontali, lancia missili integrati, lanciafiamme a scomparsa, immediatamente pronti ad imbracciare all'occorrenza, mitragliatici e pistole convenzionali da cui provengono futuristici suoni laser.

 

 

Sul versante registico la pellicola è realizzata in maniera decorosa dal buon Enzo G. Castellari, diverse scene di azione oltre che ben realizzate arrivano a risultare senza dubbio anche piuttosto spettacolari, non mancano inoltre diverse situazioni dai risvolti e dalle venature decisamente splatter.

 

 

I nuovi barbari soffre purtroppo di una messa in scena degli ambienti non sempre credibile, di una realizzazione dei veicoli che dovrebbero risultare futuristici e dei costumi indossati dai personaggi davvero troppo misera, di una caratterizzazione dei personaggi quasi del tutto assente, di interpretazioni attoriali eccessivamente elementari, un insieme di elementi che in diverse occasioni portano inevitabilmente la pellicola a virare verso il trash involontario. Una pellicola che oggi risulta piuttosto datata, che può essere apprezzata più facilmente dagli estimatori di un certo tipo di cinema di genere, piuttosto che dallo spettatore casuale.

 

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