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Magnifica presenza

Regia di Ferzan Özpetek vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Magnifica presenza

di will kane
6 stelle

Le disgressioni nel fantastico piacciono il giusto al pubblico di casa nostra.Tanto per fare qualche esempio,vedi "Io e Marylin",al di là della scarsa qualità della pellicola,il protagonista che dialoga per tutta la pellicola con una presenza impalpabile ha caratterizzato il peggior risultato pieraccioniano ,e neanche a Ferzan Ozpetek,per i due film che hanno una parte che riguarda apparizioni di fantasmi,è andata bene:"Magnifica presenza",che si basa sulla convivenza,dapprima faticosa,poi più morbida,del protagonista,un ragazzo di Sicilia venuto a tentare la carta della recitazione,e nel frattempo lavora in una pasticceria (ma fa "solo i cornetti",specifica),con una compagnia teatrale che ha un look d'antan,e gli chiede continuamente se qualcosa sia cambiato fuori.Le spiegazioni,ovviamente,giungono nel corso della pellicola,e c'è una colpa all'origine,per quanto concerne gli attori-fantasmi,da attribuire.Il film è piacevole,anche se troppo incerto tra commedia fantastica e altro,come ci ha abituato un pò il regista turco,che cita molto se stesso,tra la pasticceria e le tavole imbandite,le colpe sotterrate malamente nel passato che tornano inevitabilmente a galla,e la sessualità omo del personaggio principale,non del tutto dichiarata,con tanto di cose segrete sotto il tessuto di Roma (qua una specie di laboratorio dove le lavoranti sono tutte trans,presieduto da Platinette in versione senza trucco e parrucco).Ozpetek,come sempre,si dimostra ottimo direttore d'attori e tira fuori interpretazioni apprezzabili da tutto il cast,da un duttilissimo Elio Germano,ad una fragile e buffa Paola Minaccioni:ma il pezzo di bravura,è nella manciata di minuti in prefinale di Anna Proclemer.Un canto del cigno,vista la dipartita della grande attrice,che passa dal malinconico al malvagio nella frazione di pochi fotogrammi,e inquieta.

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