Regia di Paolo Taviani, Vittorio Taviani vedi scheda film
Guardare al piccolo e parlare di una guerra intera; nessun sensazionalismo, lo sguardo semplice di un anziano come di una bambina. L'umanità messa alle strette dal tempo, il quale si fa di volta in volta interprete di nuove prove da affrontare per poi condurre il tutto là dove è cominciato.
Senz'altro imperfetto dal punto di vista formale (si guardi ad esempio alle orribili transizioni a scorrimento, l'utilizzo dello zoom digitale, oppure l'opaca rievocazione delle fantasie felliniane di Amarcord), ma pregno di quella volontà di comunicare qualcosa allo spettatore senza mai offenderne l'intelletto o proferire colpi bassi. Un gioiello.
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