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Quasi amici - Intouchables

Regia di Olivier Nakache, Eric Toledano vedi scheda film

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alan smithee

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La recensione su Quasi amici - Intouchables

di alan smithee
6 stelle

Al cinema la gente, quasi tutta, ha bisogno o piu' semplicemente ha voglia di sognare; vuole belle storie, ridere, o almeno sorridere, commuoversi, magari farsi scendere qualche lacrimuccia liberatoria.
Ben lo sanno i due registi scaltri e abili di questa fortunatissima garbata commedia francese. Nakache e Toledano non si fanno mancare nulla, ma lo fanno piuttosto bene, con stile, classe e senso del ritmo, senza accatastare a casaccio come spesso capita (ma raramente alla commedia francese) cliché e situazioni da commedia brillante, spiritosa e di sentimento in un dosaggio millimetrico che riesce ad accontentare tutti i palati, come un gelataio versatile dalla scelta ampia e irresistibile.
La storia ormai la conoscono tutti, tanto intenso e' stato il battage pubblicitario televisivo che ha preceduto ed accompagnato il lancio del film: un ricchissimo paraplegico (in seguito ad un incidente di parapendio) decide quasi per scommessa di assumere come suo badante un simpatico ragazzone nero di nome Driss, candidatosi senza convinzione al ruolo per poter riavere un sussidio di disoccupazione ora che e' appena uscito di prigione. All'inizio e' un disastro, poi il ricco infortunato rimane pian piano folgorato dalla grezza ma sincera vitalita' del giovane e inizia ad apprezzarne i metodi spicci e la propria filosofia di vita. Allo stesso modo tutti nella casa del padrone iniziano ad familiarizzare con lui, anche quelli inizialmente piu' ostili e sara' dura per ognuno di loro vederlo andare via.
Ma come tutti noi spettatori sapremo grazie ad un accelerato roboante incipit che precede tutta la trama che verra' in seguito, non solo Dris tornera', ma sistemera' altresì tutte quelle piccolezze sentimentali e cavilli che ancora andavano drizzati nella matematica quadratura della studiatissima trama.
Per fortuna il duo protagonista Francois Cluzet e(t) Omar Sy funzionano alla perfezione, distinguendosi rispettivamente per una interpretazione di gran classe l'uno e spiritosa e vitale l'altro.
Certo rimango dell'opinione che preferirei da cittadino libero riuscire ad uscire la sera per andare a vedere l'ultimo film dei Manetti Bros (che invece rimane una chicca per pochi eletti da grande citta') invece che non poter far altro che vedere una commedia certo garbata e carina, ma che sicuramente nulla aggiunge a chi ha gia' ottenuto molto dal cinema e tende a ricercare nuove arie da respirare, nuovi percorsi in cui perdersi per provare ancora le emozioni vere che purtroppo sono un lusso sempre piu' difficile da ritrovare (almeno in sala).

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