Regia di Martin Scorsese vedi scheda film
Molto bello. Un regalo per tutti i fan di Harrison e un tributo onesto da parte di Scorsese.
Certo ci sono alcuni episodi, specialmente della carriera solista, che vengono un pò trascurati come le collaborazioni con Dylan (che mi aspettavo fra gli intervistati a dire il vero) ed il ritorno negli anni '80 con "Cloud Nine".
Qualcuno poi ha scritto che la mano del regista si sente poco, anche per il fatto che non compare mai durante le interviste, ma io ho apprezzato il passo indietro fatto da Scorsese forse per far risaltare meglio una personalità così interessante ma anche così sfuggente come quella di Harrison (che in fondo è sempre stato un "loner" come lo era nei Beatles secondo George Martin).
Alcuni momenti sono davvero commoventi. Ovviamente il racconto degli ultimi anni di malattia ma sopratutto i ricordi della giovinezza: le lettere alla famiglia scritte in viaggio con i Beatles e lette dal figlio Dhani e le foto di Lennon e Harrison ad Amburgo nello studio di Sutcliffe appena scomparso (strazianti ). Significativamente Scorsese li accumuna nella parte sulla morte di Lennon dove i ritratti di Lennon e Harrison, inclusi nel White Album, vengono accostati da un anonimo cliente di un negozio di dischi.
A bilanciare Scorsese non manca di sottolineare l'humor di Harrison (meno evidente ma forse più sottile di quello di Lennon) con alcuni aneddoti divertenti come quelli riguardanti la sua amicizia con i Monthy Phyton o le improbabili cure fatte per risolvere la violenta larigingite che lo colpì nel 1974.
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