Regia di Paolo Uzzi, Giovanni Vernia vedi scheda film
Premessa. Il cinema è un'altra cosa. Recitare è un'altra cosa. La scrittura è un'altra cosa. Però. Però qui non siamo nel campo del cinema puro, ma della trasposizione di tormentoni televisivi sul grande schermo, una pratica che esiste da sempre e non solo in Italia. Se ti piace il tormentone e sei incuriosito, lo guardi e se così è, bisogna ammettere, che il prodotto non è dei peggiori. Non è volgare e questo è tanta roba: non si rutta, non si scorreggia, non si dicono parolacce, non si tastano ne penetrano simbolicamente fondoschiena. Si lascia vedere per un'oretta buona di svago col cervello a riposo, magari in famiglia, anche con bambini. Insomma ci può stare, ma non ristare, nel senso che di bis, nada e siamo certi che sarà così.
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