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You're Next

Regia di Adam Wingard vedi scheda film

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La recensione su You're Next

di mc 5
8 stelle

Un horror-thriller-splatter davvero riuscito. I motivi per cui questo "You're Next" colpisce nel segno sono molteplici e non tutti così semplicemente individuabili. Ma procediamo per ordine. E cominciamo da quando, ormai parecchie settimane or sono, nelle sale iniziò a martellarci il trailer di questa pellicola. L'insistenza di quel trailer mi portò a pensare due cose che poi si rivelarono entrambe sbagliate. Che si trattasse di una produzione di notevole portata economica, e invece il film ha tutti i i connotati di una produzione indipendente, e infatti basta considerare che si svolge in un'unica location ed utilizzando un numero d'attori assai ristretto per dedurre che il budget non dev'essere stato eccezionale. Seconda cosa, io avrei immaginato per quest'opera un'affermazione popolare nelle nostre multisale, anche considerando che le varie pellicole.sugli esorcismi e le case infestate, negli ultimi anni non sono andate affatto male al botteghino. Eppure, dati alla mano, si può parlare di un flop: il film ha incassato qualcosina nella sua prima settimana, ma già quasi ovunque è stato rimosso. E allora mi chiedo come mai il bellissimo "La notte del giudizio" (che ne condivide l'impostazione "home invasion") abbia avuto invece un ragguardevole riscontro al box office pur non presentando elementi di richiamo per il grosso pubblico. Mah. Va comunque detto che questo film reca in questo senso forse un elemento stridente. Esso promette (almeno nell'apparenza del trailer) d'essere un popcorn-teen-horror come tanti e invece si rivela molto (ma molto) più intrigante e sfizioso di un "horrorino" per giovani smanettatori di cellulari e videogames. E dunque per gli adolescenti frequentatori del filone alla "Final destination" un film del genere non può che apparire noioso e troppo raffinato. Per contro, potrebbe invece interessare agli appassionati cinefili, proprio per questa estetica (e stile) da b-movie e da piccola produzione indipendente. E aggiungerei una considerazione. Pur svolgendosi la vicenda tutta dentro una casa e con una famiglia i cui componenti vengono brutalmente eliminati uno dopo l'altro, qui non si respira assolutamente quell'aria oppressiva, livida, nauseabonda che caratterizza la saga di "Saw". Qui c'è un tipo di tensione, di violenza, di paura, che definirei quasi più europeo che americano. Chi si accostasse alla visione senza essersi prima documentato, infatti, potrebbe avere l'impressione di trovarsi di fronte ad una produzione spagnola o francese, anche a giudicare dai volti degli attori che non rispondono per nulla agli ordinari stereotipi delle pellicole horror americane. E poi quest'aria da b-movie, con intriganti elementi classici ricorrenti. E infatti nelle varie recensioni colte qua e là sono stati tirati in ballo tutti titoli di "classici", da Agata Christie a "Shining", passando per "La finestra sul cortile". Per non citare poi il capostipite del filone, "The strangers". Ecco, se devo dire il motivo primario per cui ho apprezzato il film, non ho dubbi: Adam Wingard, regista nonchè autore del soggetto, ha pescato un po' qui e un po' là, ma sempre utlizzando riferimenti dignitosi, partendo da una base sfiziosa (quella dell'home invasion) e soprattutto senza piegarsi alle tendenze del mercato, fregandosene altamente degli orientamenti del pubblico giovanile, quello che privilegia i vari REC ed ESP o i cellulari coreani che preannunciano morti (e che pensa che Hitchcock sia il nome di un hamburger). Ecco, una definizione che se ne potrebbe dare è: "Hitchcock che incontra lo splatter". La vicenda è piuttosto semplice. I vari componenti di una famiglia (compresi i/le rispettivi/e partners) si riuniscono in una vecchia casa isolata in mezzo alla campagna. E i primi minuti del film vengono impiegati in una intelligente presentazione di ogni singolo personaggio, resa attraverso una serie di caratterizzazioni piuttosto accurate. Naturalmente emergono subito i singoli egoismi e le piccole meschine avidità. Ma ben presto si delinea una situazione a dir poco inquietante, che precipita rapidamente nel terrore più angosciante, quando appare chiaro che un manipolo di uomini -mascherati curiosamente da animali- sta conducendo un assalto alla villa, che poi si svilupperà in una serie di esecuzioni efferate a carattere definitivamente splatter. Allo spettatore più attento non sfuggiranno dettagli circa il comportamento di alcuni dei componenti della famiglia di fronte al compiersi del massacro. E mi fermo qui perchè stavo già travalicando i confini ragionevoli dello spoiler, e Dio ci scampi da questo rischio. Quanto al cast, è del tutto composto di facce a noi sconosciute, eppure si tratta di attori tutti funzionali alla deriva artigianale di un horror claustrofobico. Su tutti si segnala per sensibilità ed espressività emotiva la giovane Sharni Vinson, qui nelle vesti di colei che -in totale solitudine- afrronta la sfida finale contro una macchinazione diabolica. Diversamente dal suolo italiano dove il film ha incassato consensi risicati, quasi ovunque "You're next" ha conquistato consensi superiori alle aspettative, ponendo le basi per un sequel ormai quasi certo. Dopo il cult "La notte del giudizio", un'altra spietata disàmina sui rancori e i meschini egoismi nascosti sotto ai tappeti delle famiglie borghesi benestanti. Voto: 8 e 1/2

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