Regia di Oliver Stone vedi scheda film
Non sono mai stato un gran fan di Oliver Stone, pur riconoscendogli alcune indiscusse qualità; in questo caso, il film mi è anche moderatamente piaciuto, e va detto che nel suo genere dà la birra a molti altri prodotti, a conferma del fatto che il buon Oliver ha mestiere ed anche stile da vendere. Fatte queste considerazioni, troppe le cose che non mi hanno convinto, a partire dalla stessa regia, che sembra cimentarsi con un registro non troppo dentro le sue corde. I dialoghi abbondano di stereotipi e sciocchezze, le relazioni tra molti dei personaggi appaiono poco credibili e forzate, la sceneggiatura non sempre mi sembra che scorra via, il tono sopra le righe sembra costruito a tavolino. A mio giudizio, solo tre cose memorabili: il personaggio terrificante di Lado, scagnozzo laido, sadico e doppiogiochista ma anche spassoso, l'interpretazione dello stesso Benicio Del Toro (giudicato dalla Lively uno degli attori più straordinari da lei mai conosciuti) e la tortura ai danni del povero Alex, che inutilmente supplica. Ben poca cosa i due protagonisti (peraltro insopportabili), molto carina Blake Lively.
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