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Un anno da leoni

Regia di David Frankel vedi scheda film

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La recensione su Un anno da leoni

di movieman
6 stelle

"The Big Year" è una commedia che strappa la sufficienza per il soggetto perlomeno originale, ma l'impressione è che i pregi si fermino lì. L'immersione nella natura, nella pace e nella tranquillità è solo parziale, tirata via, perche' il film è comunque frenetico e affastella luoghi sparsi per il Nord America, così come il numero di volatili in rapida successione, il che non permette molto di lasciarsi acchiappare dall'argomento centrale, il "birding", un hobby che dovrebbe avere invece ritmi lenti e finalità anche contemplative. Ma non era probabilmente questo lo scopo del film. E allora qual è? Difficile da dire, difficile capire dove si voglia andare a parare, probabilmente da nessuna parte. Wilson è il solito tipo smargiasso e nonchalant, Black è lievemente fuori ruolo, Martin ha una parte abbastanza anonima e senza nerbo, mentre la regia non fa nulla per mettersi in mostra, per emergere. Inoltre, per voler essere ornitocentrico, "The Big Year" risulta alla fine assai antropocentrico: preoccupato della solita moralina sugli ultimi che saranno i primi, la parabola del buon perdente. Aggiungiamo pure che il film appare anacronistico, dato che la premessa è abbastanza ridicola se consideriamo che lo stesso è ambientato nel presente: molto più comodo procurarsi foto di uccelli attraverso pochi clic sul web piuttosto che dilapidare una fortuna in viaggi e pernottamenti in giro per il mondo. Una competizione quindi facilmente taroccabile, ma il film tiene a precisare che tra i concorrenti vige la regola del "honor system" (nessuno ti controlla, tu però gareggia onestamente e non barare, mi raccomando!) e noi spettatori dovremmo credere che i protagonisti la rispettino. Sì, come no! In conclusione si può definire un film vacuo e velleitario, sebbene l'idea di scrutare il cielo e osservare la natura, togliendo gli occhi dagli schermi di tablet e smartphone ci sta eccome. Per quanto mi riguarda, avrebbe dovuto puntare di più sulla commedia degli incidenti (i protagonisti si intralciano e ostacolano a vicenda con scherzi e trappole per assicurarsi il primo posto).

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