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Isole

Regia di Stefano Chiantini vedi scheda film

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La recensione su Isole

di maghella
8 stelle

Quando le solitudini di alcune persone si incrociano, possono nascere nuove isole meno solitarie.

Isole, il film di Stefano Chiantini, è davvero bello, mi ha commossa, una storia dolcissima e originale, trattata con una sensibilità e leggerezza fuori dal comune.

La storia di Don Enzo, un prete di una piccola isola pugliese, che dopo un ictus che l'ha impedito nella parte destra del corpo, torna a casa. Qui l'attende Martina, una giovane donna che non parla più da anni, in affido da Don Enzo che la segue e la ama come una figlia.

 

Gli equilibri di questa strana coppia vengono destabilizzati, non solo dalla malattia del prete, non solo dall'invadenza della sorella di Don Enzo, che in tutte le maniere cerca di disporre delle volontà e dei piccoli possedimenti del fratello, ma soprattutto dalla presenza di Ivan, un clandestino, che senza soldi viene ospitato grazie a Martina nella casa del prete, dove comincia la sua prestazione improvvisata di badante.

 

Il carattere burbero ma sincero di Don Enzo conquistano a poco a poco Ivan, che trova nella modesta casa un minimo di accoglienza, fino ad allora mai avuta.

La strana famiglia che si è venuta a creare provoca invidie e gelosie nella sorella del prete, che in modo antipatico e invadente sottolinea sempre l'inadeguatezza di Ivan per l'incarico di badante, e mortifica continuamente Martina.

 

Il film è attento alla descrizione dei personaggi, e alla loro sottile fragilità: Ivan straniero in ogni posto, alieno, offeso, povero, ma bello nella sua “bruttezza”, fiero come un antico viaggiatore, una specie di “Ulisse” senza memoria, che trova in Martina la sua Nausica.

Don Enzo tenero nel suo essere burbero, protettivo nei confronti di Martina, attento ad ogni cambiamento, guardiano di un'isola che per lui non è silenziosa.

Martina, misteriosa e bella, capace di linguaggi nascosti, si nasconde lei stessa in vestiti maschili, dietro alle maschere protettive per lavorare il miele con le api, si innamora dello straniero, comprendendo immediatamente la sua solitudine.

 

Il rapporto tra i tre cresce e si rafforza, Don Enzo è il primo a capire l'interesse di Martina per Ivan, ma da buon padre intuisce che non può impedire ciò che è già nato.

Piccole invidie e meschini interessi si metteranno nel mezzo in quello che poteva essere bello e sincero. Ivan viene denunciato dalla sorella del prete, deve andare via... Martina troverà il modo di parlargli per la prima e ultima volta, ma tra i due è nato ormai una comunicazione che nessuna legge e nessun paese potrà interrompere: quella del cuore, e come Ulisse che ritrovando la memoria ritrova anche la strada per Itaca, così Ivan lascia la sua piccola isola pugliese per chissà quali altri paesi portando con sé la voce solitaria di Martina.

 

Un film commovente e pieno di poetica, semplice, mai pretenziosa, con attori al massimo delle loro potenzialità.

Giorgio Colangelo, che seguo da tanto tempo con ammirazione, ancora una volta mi ha stupito per la sua capacità di riempire i ruoli, che siano comprimari o da protagonisti o di “quasi comparsa”, Colangelo ha il dono dell'espressione, interprete completo, davvero prezioso per il nostro cinema.

Asia Argento è bravissima in questo ruolo di muta volontaria, finalmente senza la sua sgradevole voce riesce a dimostrare le sue ottime doti da attrice, qui davvero valorizzate al massimo.

Ivan Franek, un viso stupendo, che mi ricorda tanto quello dell'amato Vittorio Mezzogiorno, è davvero un collante tra le isole, come un marinaio di altri tempi, attraversa le solitudini delle persone che incontra e le riempie.

 

Mi sono innamorata di questo film, delle volte non si capisce perché un film può diventare importante, forse perché incrocia una necessità del momento, una solitudine, un silenzio... Il mare che circonda l'isola del film è il vuoto che spesso si vede intorno a noi, Ivan ad un certo punto della storia dice a Martina che se si guarda dentro al mare si vedono le persone che si sono amate, che segreto prezioso da svelare a chi si ama anche per poco tempo.

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