Regia di Kelly Reichardt vedi scheda film
Mark (Daniel London) e Kurt (Will Oldham) sono due amici che decidono di trascorrere del tempo insieme andando a campeggiare in un bosco. Avranno modo di confrontarsi sulle loro rispettive vite, sul mondo che li circonda e il significato del loro rapporto. Con il suo stile minimalista, ma sempre interessante e mai autoreferenziale, la regista Kelly Reichardt dirige un film delicato che ha come tema principale il passaggio dalla giovinezza all’età adulta. Proprio in tal senso emergono le differenze tra i due amici, che sembrano avere in comune più che un presente, un passato che, ormai, pare in procinto di dissolversi e farsi evanescente. Mentre Mark, infatti, parrebbe avere già fatto il salto, ed essersi lasciato alle spalle i bei tempi che furono (la sua compagna è in attesa di un bambino e ha il classico lavoro stressante con cui fare i conti) Kurt sembra restio a incamminarsi con passo deciso verso doveri e responsabilità. La loro breve fuga nei boschi rappresenta quindi, per i due, l’ultimo tentativo per allontanarsi, almeno un po’, da quello che inevitabilmente li aspetta, dal cicaleccio assordante e costante della società (rappresentato metaforicamente dalla radio che in macchina continua a sputare frasi senza senso), nel tentativo di salvare un’amicizia che rischia di spegnersi. La vicenda è, insomma, un canto poetico e mai retorico, una fuga alla ricerca di una libertà ormai - forse - irrimediabilmente perduta.
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