Regia di Manetti Bros. vedi scheda film
A una giovane interprete romana (Cuttica) viene chiesto di prestarsi con urgenza a una traduzione dal cinese. Condotta in un luogo segretissimo, la ragazza si trova davanti a un alieno che manifesta intenzioni assolutamente pacifiche. Incalzato dall'agente segreto che dirige l'operazione (Fantastichini), l'extraterrestre continua a fornire sempre le stesse risposte a dispetto delle torture. L'interprete invoca Amnesty International, la tenzone va avanti fino a quando non scatta un segnale d'allarme che spariglia le carte prima del colpo di scena finale.
Ennesima prova di cinema eterodosso e ultra-low budget che coraggiosamente si avventura sugli effetti speciali (decisamente più vicini al cinema di Melies che a quello di Peter Jackson) andando a risparmiare su un cast che, con l'eccezione di Fantastichini, non è assolutamente all'altezza. Quanto ai contenti, l'apologo sulla xenofobia vira su un finale piuttosto frettoloso e che non ti aspetti.
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