Espandi menu
cerca
Là-bas. Educazione criminale

Regia di Guido Lombardi (II) vedi scheda film

Recensioni

L'autore

zombi

zombi

Iscritto dal 21 luglio 2002 Vai al suo profilo
  • Seguaci 98
  • Post 14
  • Recensioni 1682
  • Playlist 277
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi
Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Là-bas. Educazione criminale

di zombi
8 stelle

youssuf arriva dal continente africano in italia via aereo. qui deve essere accolto dallo zio ormai in italia da anni. lo zio non si fa vedere e youssuf dopo aver vagato viene accolto in una casa occupata, chiamata la casa delle candele perchè di tanto in tanto la luce se ne va e devono accendere le candele. youssuf è giovane e speranzoso e arriva in europa carico di buone speranze. nella casa si trova bene, ma il ragazzo che lo ha condotto lì lo porta a napoli per vendere i fazzoletti o lavari i vetri ai semafori. sono cose che youssuf non fa volentieri e chiede al suo soccorritore perchè dopo tanti anni che vive in italia ancora fa quei tipi di lavori. il film di lombardi basato sulla strage camorrista ai danni della comunità nera, è quasi intimista nel suo svolgersi. l'educazione criminale del giovane con tendenze artistiche, avviene per passi lenti e inesorabili. lo stesso zio che lo accoglie e sulle prime gli trova lavoretti mal pagati è un piccolo boss che appartiene ad un boss camorrista sopra di lui. s'innamora pure di una ragazza, ma anche quello sarà un passo in un'altra vita vessata dalla criminalità che potrà essere riscattata solo grazie all'appartenenza di youssuf al clan. come in un film di charlie brown, gli italiani è come se fossero rappresentati di lato. i protagonisti sono gli immigrati, ma dietro nell'ombra gli italiani sono cattivi, stronzi e/o camorristi. se in charlie brown gli adulti sono inquadrati ad altezza occhi bambino, qui gli italiani sono inquadrati quasi a lato inquadratura e parlano il dialetto stretto che come il francese, l'inglese o la lingua madre degli immigrati, viene sottotitolato per essere compreso. youssuf accetta tutto ciò con fatalità. alla richiesta di riavere il passaporto, lo zio lo picchia e gli dice che gli appartiene, salvo poi spiegargli che per realizzare il suo sogno in africa, gli servono solo 40000 euro e gli fa diversi esempi di compaesani che con lo spaccio e la malavita sono tornati a casa da signori. per capirsi, ci si capisce, come del resto solo i bambini di schulz capiscono i versi degli adulti, ma non può esserci la sicurezza di tornare a casa coi soldi necessari per realizzare i propri sogni. e non è questioni di capirsi tra cristiani, è solo capire la lingua della criminalità. l'accoglienza finale nella casa delle candele, isola buona in una terra dei fuochi perfida anche coi locali, di youssuf completamente nudo, che si è dovuto disfare dei vestiti confezionati su misura bianchi per sfuggire alla mattanza, avverrà venendo coperto con la bandiera del proprio paese. un paese che non è in grado di prendersi cura dei propri figli maltrattati da convergenze internazionali difficili da sanare.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati