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Il mio domani

Regia di Marina Spada vedi scheda film

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La recensione su Il mio domani

di supadany
5 stelle

Terzo film per Marina Spada che intraprende un percorso alto negli obiettivi e complicato da conseguire dal lato pratico col risultato più evidente di dar vita ad un film stridente (da un certo punto di vista anche giustamente) che tanto vorrebbe e che in fondo un po’ poco dimostra.

La vita della quarantenne Monica (Claudia Gerini) sembra tranquilla, quando in realtà la interiormente non è soddisfacente e la morte del padre non fa altro che accentuare le cose.

Questo accade soprattutto nell’attività lavorativa, purtroppo al passo con la scarsa etica dei nostri tempi, nella quale ha anche una relazione sentimentale più che precaria.

 

 

Opera al femminile, a partire dalla regia per arrivare alla protagonista assoluta della scena, ovvero Monica interpretata con abnegazione e sacrificio da Claudia Gerini.

Un ruolo complicato, all’interno di un quadro che predilige i silenzi per lasciare la prima fila alle sensazioni che attraversano il mondo del lavoro (opaco e poco rassicurante), della famiglia (lontana anni luce dall’oasi di pace e stabilità) e dei legami sentimentali (assolutamente precari in entrambi i casi esposti).

Un percorso arduo che non raggiunge nemmeno lontanamente il modello dichiarato di partenza, ma che dimostra se non altro una notevole coerenza spesso assente nel cinema italiano odierno.

Purtroppo il racconto in sottrazione non sempre riesce a far emergere il substrato soffocante, questo nonostante i tratti interessanti nella figura di Monica siano molteplici, un personaggio tremendamente solo inserito in uno scenario dal presente poco lungimirante ed un futuro poco rassicurante e difficile da immaginare (almeno in positivo).

Un film difficile da assimilare, diverso da quasi tutto ciò che si vede (almeno quando si tratta di opere italiane), da premiare per la dedizione ed anche per alcune scelte (il finale in “lontananza”, quasi sospirato), ma che lascia anche più di un dubbio.

Coraggioso, ma imperfetto.

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