Regia di Charles B. Pierce vedi scheda film
Scritto come un documentario (con tanto di voce narrante e date ed indicazioni che contestualizzano la vicenda) e difatti ispirato ai fatti realmente accaduti nel dopoguerra in una località texana, il film si sviluppa tutto sommato con un buon ritmo e con delle sequenze di omicidi effettivamente ben rese sia in termini di realismo che di tensione. Non si capisce invece l’interesse che il regista (che interpreta proprio il personaggio comico detto “Cortocircuito”) ponga per delle parentesi umoristiche che lasciano un senso di inadeguatezza e pressapochismo rispetto ad una vicenda che manteneva (drammaticamente) una discreta tensione. L’epilogo poi, così come la realtà, lascia chiaramente lo spettatore sospeso nel poter valutare più scenari, dai più rassicuranti ai più inquietanti. Nel complesso un film discretamente recitato e tutto sommato appasionante.
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