Regia di Mack V. Wright vedi scheda film
Interessante e per nulla banale il soggetto, con il dramma di telegrafo e progresso che vanno rapidamente scalzando i vecchi pony express. Non altrettanto buone né la sceneggiatura né la realizzazione del film.
Nel West statunitense degli anni '60 del secolo XIX, l'arrivo del telegrafo andava inevitabilmente segnando la fine dei vari servizi di pony express. Contro tale sfondo si stagliano gli eventi narrati in “Una diligenza per l'ovest”, western nel quale Lane Chandler e sua maestà (del western) John Wayne si ritrovano da un giorno all'altro disoccupati e nella necessità di reinventarsi mettendo a frutto qualità professionali che il progresso tecnologico rischiava di rendere rapidamente obsolete. A parte qualche interessante scena di corsa tra diligenze, il soggetto dell'opera resta probabilmente ciò che di meglio il presente film ha da offrire. Davvero uno spunto niente affatto banale che se sviluppato in maniera meno approssimativa sarebbe potuto risultare in un filmone. Sfortunatamente né la sceneggiatura di Joseph Poland né la frettolosa regìa del semisconosciuto Mack Wright risultano di pari livello e infatti parliamo ahimè di un prodotto non scadente ma certo non memorabile. Da notare in una piccola particina, la presenza di un giovane a ancora poco noto Jon Hall che da lì a poco entrerà però nella Hollywood che conta grazie al film “Uragano” di John Ford.
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