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Biancaneve

Regia di Tarsem Singh vedi scheda film

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La recensione su Biancaneve

di Lady1
8 stelle

Fa strano vedere la Matrigna schiaffeggiare Biancaneve: fra le tante versioni delle varie fiabe riviste recentemente questa ci mancava davvero! La fiaba dei fratelli Grimm è rivista (e corretta!) come una commedia avventurosa e spiritosa, fantastica e romantica, ricca di gelosia e tradimenti, tanto da assurgere a vero spettacolo per gli occhi ma anche per il cuore. E visto che a breve uscira un'ennesima versione, decisamente dark di Binacaneve con Kristen Stewart, la storia rischia seriamente l'immortalità cinematografica, semmai non l'avesse ancora raggiunta. Questa versione di Tarsem Singh è invece decisamente insolita, allegra, colorata, comica e scanzonata, irriverente e politically uncorrect. Lily Collins è perfetta nel ruolo grazie al suo candore, mentre il taglio della Regina/Matrigna dato dalla Roberts è sublime. Ha reso il personaggio quasi schizzoide e dalla doppia personalità di cui una si manifesta nello specchio e l'altra nella realtà. E i sette nani sono dei predoni acrobati. Difficile dire chi sia la reale protagonista tra le due "primedonne", di sicuro la Matrigna non si trova in secondo piano rispetto a Biancaneve. E malgrado le innovazioni questa versione della fiaba conserva il suo fascino innato perchè nonostante le varie modernizzazioni le fondamenta solidissime sono sempre quelle. Le attese di vedere la candida Roberts in un ruolo inedito per lei, quello di cattiva, erano alte e non sono state tradite, essere la "fidanzatina d'America" è bello ma fare la carogna pare sia bellissimo! Eccentrica, bizzarra ed estremamente efficace, in queste poche parole si potrebbe definire l'opera del talentuoso ex videoclippettaro (e si vede) Singh che copia un pò l'Alice burtoniana a livello visivo ma riesce a rendere la sua opera più vivace e narrativamente scattante della rivisitazione con Johnny Depp. Il merito del regista è comunque quello di non snaturare la fiaba, ma di darne una propria interpretazione, di non stravolgerla e di averla vvicinata con tatto e garbo, senza rinunciare al proprio personalissimo tocco. Quindi mantenere l'ideale Disneyano per acchiappare i bambini e utilizzare nuovi ingradienti e un tono più malizioso per accaparrare gli adulti, grazie soprattutto ai dialoghi brillanti e ironici. Ci stanno alcuni cali di ritmo, compensati da ottime e dinamiche scene d'azione.

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