Regia di Lorene Scafaria vedi scheda film
Cosa accadrebbe di fronte ad un countdown verso la fine del mondo?
Premesso che in una situazione reale non sapremmo nulla al riguardo, fondamentalmente scatterebbe il delirio, ma poi ci sarebbe chi ne approfitterebbe per fare ciò che non ha mai fatto, chi continuerebbe a vivere la vita di ogni giorno per esorcizzare il futuro venturo, chi cercherebbe affetti importanti persi per strada e perché no chi invece andrebbe alla ricerca di quell’ultima emozione con una persona nuova da amare al proprio fianco.
Lorene Scafaria mostra un po’ tutto prediligendo gli ultimi punti in una narrazione ondulatoria che sorprende per la sua capacità di arricchirsi passo dopo passo.
L’asteroide Matilda sta per schiantarsi sulla Terra annientando il genere umano, Dodge (Steve Carell) si ritrova solo e nasce in lui il desiderio di rivedere Olivia, il suo grande amore di gioventù.
In giorni disperati, dove accade di tutto, incontra Penny (Keira Knightley) ed insieme partono con obiettivi diversi, ma lungo il loro viaggio ne troveranno uno in comune.
Ecco una commedia romantica anomala, quasi fuori sincrono, piena di piccole e grandi sorprese, costellata di personaggi di ogni risma, situazioni che vanno anche oltre il paradosso e tanto cuore, quello che fa male per ciò che si è da tempo perso per strada e quello che batte per una nuova pulsione con modi assolutamente diversi di affrontare l’ultimo tragitto dell’umanità.
Un racconto che si snoda in maniera quasi surreale, un ingresso di rara immediatezza con un panorama arricchito da tanti personaggi che entrano nella storia per uscirne, in vario modo, rapidamente e soprattutto due protagonisti tanto diversi, per età, carattere, abitudini ed aspetto dal finire con lo trovarsi.
La coppia costituita da Steve Carell e Keira Knightley era sulla carta quasi assurda, ma si presta ottimamente alle circostanze ed al tenore della narrazione che è in grado di mutare completamente pelle da una scena all’altra senza apparire stonata; il primo ha l’espressione giusta, da buon comico sa essere tragico e mostrare un’umanità profonda, la seconda lascia da parte i panni da vamp per figurare in versione anticonvenzionale, sorprendente per tutta una serie di atteggiamenti e considerazioni.
E poi il film ci insegna a cogliere l’attimo, il passato è importante e non va rimosso, ma quando il presente offre una possibilità è stupido perderla per un ricordo, anche se poi il tempo stringe ed un nuovo amore stretto alle corde può generare sensazioni diametralmente opposte (pace dei sensi o disperazione per non poterlo vivere nel tempo).
Una pellicola sorprendente, che non si accontenta di compiere un percorso netto, con dialoghi spesso ben scritti, pungenti, commoventi e tragicomici che siano con punte di acume, due ottimi protagonisti, ma anche un cast profondo per tanti personaggi coloriti (su tutti segnalerei William Petersen in versione suicida per commissione) ed una rara capacità di proporre sfumature (comiche, tragiche e romantiche) e scandagliare, senza voler fare i saggi, l’animo umano.
Pura linfa vitale.
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