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Posti in piedi in paradiso

Regia di Carlo Verdone vedi scheda film

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La recensione su Posti in piedi in paradiso

di maghella
4 stelle

Che delusione il film di Verdone “Posti in piedi in paradiso”. Peccato, perché l'idea iniziale di mettere insieme tre estranei in difficoltà economiche nella stessa casa era buona, originale, molto attuale, purtroppo Verdone con il proseguire del film perde il filo del discorso, e molto probabilmente per trovare una giustificazione morale al film inizia a mettere troppa carne sul fuoco...e si brucia.

 

Ulisse, Domenico e Fulvio sono tre uomini divisi dalle loro rispettive mogli, che non guadagnano molto, falliti nel lavoro e negli affetti hanno serie difficoltà a dare l'assegno di mantenimento mensile alle famiglie, così si ritrovano a dividere l'affitto di un appartamento in tre. Questa l'idea iniziale, che secondo me poteva essere sfruttata al meglio, con divertenti intromissioni di parenti e amanti o nuove fidanzate...Invece dopo un po' il film comincia a non saper più dove andare a parare: si cominciano a tirar fuori i rapporti con i figli, nuove relazioni improbabili che per farle diventare divertenti si forzano con scene che non trovano poi uno sbocco nella storia. Il personaggio di Gloria, la svampita cardiologa (sempre la brava Micaela Ramazzoti che fa però sempre il solito personaggio da almeno 4 film) non trova un suo vero ruolo, serve solo da spalla per strappare qualche risata, e sinceramente mi aspetto un po' di più da Verdone, o forse dovrei davvero cominciare ad aspettarmi meno.

 

Ma il dramma comincia quando sembra che il film non sappia come finire, come trovare il bandolo della matassa si dice dalle mie parti, e così salta fuori la figlia parigina di Ulisse che dice di essere incinta a soli 17 anni...così improvvisamente, non si capisce come, Ulisse, che fino a quel momento non aveva neanche i soldi per fare la spesa, affronta un viaggio a Parigi, in aereo con pernottamento in albergo, e c'è tutta una buona dose di scene inutili in cui ci viene raccontato come tutto è facile quando c'è l'amore (ma che razza di film sono andata a vedere?), che i soldi non sono tutto.

Anche gli episodi che riguardano gli altri due personaggi si risolvono in modo frettoloso e abbastanza patetico, per non dire scontato. Si ride poco, il modo di recitare è forzato, poco sentito, le poche situazioni comiche non sono sviluppate fino in fondo, ma lasciate morire sul nascere, senza un seguito...Insomma l'ho trovato davvero un film confuso, pasticciato e poco divertente, in alcuni casi quasi mi sembrava di cogliere un certo imbarazzo anche da parte dello stesso Verdone, ma forse gli proiettavo addosso soltanto la mia delusione. Inoltre sono davvero fastidiose le intromissioni dello sponsor, un noto gestore di telefonia, che fa adoperare il cellulare per ogni cosa, le inutili videochiamate tra Ulisse e la figlia in Francia sono davvero uno spot lunghissimo e fastidioso....Forse che l'ultima scena in cui Fulvio butta il cellulare dal terrazzo panoramico sia un atto di ribellione da parte di Verdone?...ma speriamo!

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