Regia di Daniele Vicari vedi scheda film
Il film ripercorre dettagliatamente avanti e indietro, mediante flashback, l'irruzione nella scuola Diaz e la seguente carneficina ad opera dei poliziotti nel periodo del G8 in Italia (22 luglio 2001). In confronto ad A.C.A.B. Diaz è più crudo e mette a nudo e crudo le scene dei diversi pestaggi e abusi in caserma a titolo gratuito. A parer mio protestare e punire è legittimo ma l'eccesso, come in tutte le cose, rovina: la protesta dei giovani ci stava ma seguivano un ideale troppo difficile da realizzare e il modo in cui lo hanno fatto non andava bene; la punizione ci stava ma anche il modo in cui i celerini hanno sanzionato (o meglio giustiziato) era discutibile e la ritengo assolutamente ingiusta. Avrebbero dovuto lanciare i lacrimogeni e/o sonniferi, arrestarli dopo averli immobilizzati, ed espulsi dall'Italia ma invece hanno picchiato malamente e ingiustamente i giovani, poi dopo li hanno espulsi dal Bel Paese. "Avete fatto una cavolata." ha detto giustamente una vittima innocente anziana che soggiornava alla scuola per poter trovare un riparo per dormire e non per protestare. Purtroppo i reali colpevoli non vengono mai acchiappati e per colpa di quest'ultimi (in questo caso 4) ci passano tutti gli altri, ripeto, ingiustamente! Attualmente la polizia è passata da un eccesso dall'altro, dal fare al non fare. Ritengo in conclusione che entrambi i soggetti (studenti e poliziotti) siano colpevoli ma il modo in cui l'atto fu manifestato (protesta e punizione) era sopra le righe. Personalmente, sono rimasto un pò scosso dalle immagini cruenti ma non bisogna dimenticare che: non siamo i soli che si sono comportati in questo modo e il fatto che tra la polizia, come in tutti i gruppi, ci sono psicopatici e persone normali o equilibrate; ci dovrebbero essere più le seconde ma dato che l'uomo non è perfetto ci sarà sempre l'imperfezione. Purtroppo. Comunque film realizzato bene. Voto 7
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