Josè Enrique è il padrone di un pozzo petrolifero che, in un paesino messicano, dà lavoro a parecchie persone. Un giorno, dopo essere stato al locale casinò, l'uomo sparisce. Sopraggiunge la sorella, intenzionata a scoprire la verità.
Ritorno al cinema di Buñuel, in Messico, con un dramma di fattura modestissima, ulteriormente appesantito dalle continue esibizioni canore dei due interpreti principali. Resta probabilmente il peggior film all'interno dell'eccelsa filmografia buñueliana. VOTO: 3½
Gerardo si fa assumere dal proprietario di un piccolo campo petrolifero, in lotta impari contro un grosso concorrente che infatti lo fa sparire con la complicità della polizia locale; dall’Argentina arriva la sorella, che tenta di scoprire cosa gli è accaduto e inizialmente sospetta proprio di Gerardo. È il primo film messicano di Buñuel, lontanissimo… leggi tutto
A quasi venti anni di distanza dalle sue opere giovanili “Un chien andalou” e “L'age d'or”, e dal durissimo documentario “Las Hurdes” realizzato nella Spagna pre-franchista, torna Luis Buñuel a fare cinema. Lo fa in Messico, Paese che nella seconda metà degli anni '40 era sede di un industria cinematografica in piena espansione, seconda al mondo… leggi tutto
Gerardo si fa assumere dal proprietario di un piccolo campo petrolifero, in lotta impari contro un grosso concorrente che infatti lo fa sparire con la complicità della polizia locale; dall’Argentina arriva la sorella, che tenta di scoprire cosa gli è accaduto e inizialmente sospetta proprio di Gerardo. È il primo film messicano di Buñuel, lontanissimo…
A quasi venti anni di distanza dalle sue opere giovanili “Un chien andalou” e “L'age d'or”, e dal durissimo documentario “Las Hurdes” realizzato nella Spagna pre-franchista, torna Luis Buñuel a fare cinema. Lo fa in Messico, Paese che nella seconda metà degli anni '40 era sede di un industria cinematografica in piena espansione, seconda al mondo…
Tratto da un romanzo di Michel Veber, sceneggiato dall’esperto Mauricio Magdaleno, questo Gran casinò è il primo effettivo lungometraggio a soggetto di Luis Bunuel, a quasi vent’anni dall’esordio fragoroso con Un chien andalou (1929). Purtroppo bisogna immediatamente constatare che in questo caso si tratta di un lavoro assolutamente alimentare, di nessuna…
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Ritorno al cinema di Buñuel, in Messico, con un dramma di fattura modestissima, ulteriormente appesantito dalle continue esibizioni canore dei due interpreti principali. Resta probabilmente il peggior film all'interno dell'eccelsa filmografia buñueliana. VOTO: 3½
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