Regia di Renny Harlin vedi scheda film
La brevissima (ma reale) guerra di Georgia del 2008 serve all'ineffabile Renny Harlin solo come sfondo per una vicenda posticcia e improbabile nella quale i buoni sono tutti da un lato, i cattivi tutti dall'altro.
La brevissima guerra di Georgia dell'agosto 2008 è reale, così come lo sono state di certo le sofferenze della popolazione civile nelle zone interessate dal conflitto. Ed è proprio come segno di rispetto per tutto ciò che un film su tale guerra avrebbe dovuto essere meno becero, unilaterale e alla John Wayne. La sottotrama è infatti posticcia, e molte sue parti assolutamente inverosimili, con situazioni al limite del demente. Un esempio è il mercenario cattivissimo che sequestra l'amica del giornalista per ottenere le immagini in possesso di questi, quando avrebbe potuto semplicemente aspettarlo in chiesa, ucciderlo e recuperare la scheda di memoria. E poi ci sono i Buoni (con la B grande) che arrivano sempre al momento giusto (l'ultimissimo) a riscattare i protagonisti in pericolo. Se il governo georgiano voleva fare un po' di propaganda (o anche contropropaganda) avrebbe potuto mettersi nelle mani di qualcuno più profondo e meno casciarone di Renny Harlin.
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